La cerimonia al cimitero del Verano
4 gennaio 1944,
il ricordo della deportazione

Un anniversario da ricordare quello relativo al 4 gennaio 1944, giorno in cui avvenne la deportazione di circa 300 prigionieri “politici” ed ebrei dal carcere di Regina Coeli. Ad evidenziarlo, come ogni anno, una cerimonia con deposizione di corona promossa dall’Aned davanti al muro del deportato nel cimitero del Verano.
Presenti tra gli altri al breve momento commemorativo, che non ha visto quest’anno interventi ufficiali, il presidente dell’Aned Roma Aldo Pavia, il vicepresidente Andrea Di Veroli, l’assessore comunale alla Cultura Miguel Gotor, l’assessore alle Politiche Educative UCEI Livia Ottolenghi, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, l’assessore comunitario alla Memoria Massimo Finzi.
Informava il mattinale della Questura del 5 gennaio del ’44: “Alle ore 20.40 di ieri dallo Scalo Tiburtino è partito treno numero 64155 diretto a Innsbruck con a bordo n. 292 cittadini romani, rastrellati tra elementi indesiderabili, i quali, ripartiti in dieci vetture, sono stati muniti di viveri per sette giorni. Il treno sarà scortato fino al Brennero da 20 agenti di Pubblica Sicurezza ed a destinazione da un maresciallo e quattro militari della Polizia Germanica”.
Numerosi, tra i deportati del 4 gennaio, non avrebbero fatto ritorno.