“Biblioteca Nazionale
dell’Ebraismo Italiano,
insieme per il rilancio”
Accogliendo una “suggestiva proposta” proveniente dal Comitato Tecnico Scientifico del Centro Bibliografico Tullia Zevi, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia attraverso le proprie Giunte e Direttivi hanno deliberato il cambio della denominazione del Centro stesso in “Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano Tullia Zevi”. Una scelta dal valore non solo simbolico che va ad inserirsi nell’ampio spettro di impegni avviato. In una nota congiunta la presidente UCEI Noemi Di Segni e il presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni sottolineano infatti: “La nuova più incisiva denominazione vuole riconoscere il ruolo fondamentale che la BNEI Tullia Zevi è chiamata a svolgere – come istituzione bibliotecaria riconosciuta a livello nazionale e internazionale – nella nuova fase apertasi negli scorsi mesi con il suo affidamento alla gestione della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, con obiettivi di consolidamento, restauro, digitalizzazione, sviluppo di attività di ricerca e culturali, in una direzione di rilancio e valorizzazione di uno straordinario patrimonio dell’ebraismo italiano”.
Temi sui quali Disegni si era soffermato nell’occasione di un recente incontro su storia, catalogazione e tutela del patrimonio librario ebraico tenutosi nei locali del Centro. “La valorizzazione di questo Centro è la novità più significativa dell’ultimo anno. Un impegno per la gestione ma anche per il suo rilancio”, la riflessione svolta allora. Molte, proseguiva Disegni, le iniziative che vedono la Fondazione protagonista in questo periodo. Dai programmi pluriennali per la catalogazione al contributo offerto al progetto I-tal-Ya Books. Dai progetti di respiro europeo come il restauro del cimitero goriziano di Valdirose a quello di singoli beni appartenenti alle 21 Comunità locali. Come quello in corso a Livorno per arrivare – “con qualcosa di molto rilevante” – all’appuntamento del prossimo ottobre con il bicentenario dalla nascita di Elia Benamozegh.