La protesta dell’ambasciatore Usa
“Monte del Tempio,
iniziativa provocatoria”

L’iniziativa del neo ministro della Sicurezza nazionale d’Israele Itamar Ben Gvir, in visita negli scorsi giorni all’area del Monte del Tempio a Gerusalemme, è stata stigmatizzata tra gli altri dallo storico alleato americano. “Inaccettabile”, l’aggettivo con cui è stata commentata la scelta del controverso leader di estrema destra pochi giorni dopo il suo insediamento. Posizione ribadita in queste ore dall’ambasciatore di Washington nel Paese Tom Nides, che ne ha parlato con la radio militare sottolineando in una intervista la contrarietà della Casa Bianca “ad azioni provocatorie” nel sito venerato anche dagli islamici come Spianata delle Moschee. Nel merito Nides ha affermato che gli Usa sostengono “il mantenimento dello status quo sul Monte del Tempio, punto e basta”. Un altro tema affrontato nel corso del colloquio è stato l’opposizione di alcune forze di governo allo svolgimento del gay pride e di altre iniziative promosse dalla comunità omosessuale tra le strade della capitale israeliana. “Lei marcerà?”, è stato chiesto al diplomatico. “Marcerò sicuramente, in testa al corteo”, la sua risposta. “Marcerò a Gerusalemme e marcerò a Tel Aviv, e sono sicuro al 100% che questa marcia si svolgerà in entrambe le città”.
(Nell’immagine: l’ambasciatore americano Tom Nides)