Sulle ali del web
Esperienze come quelle di Segundo o Donato Manduzio sono diventate impensabili, oggi che Internet ha annullato le distanze e messo in circolazione una mole di materiali, lezioni, riferimenti. Di fatto negli ultimi trent’anni la Rete ha alimentato in Africa un sorprendente fenomeno di avvicinamento alle tematiche ebraiche. I primi “ebrei di internet”, come li definisce lo William Miles della Boston Northeastern University, sono quelli della Nigeria.
Se i precursori si sono affidati ai contatti casuali e a qualche libro, il web ha impresso al processo un’accelerazione vertiginosa che non ha solo migliorato le conoscenze ma moltiplicato i contatti e offerto possibilità di dialogo con il resto del mondo. Il risultato è una presenza stimata di circa 3 mila persone, fra cui tanti giovani, che si considerano ebree, osservano il Sabato, celebrano le feste e seguono le usanze tradizionali.
Si tratta di un’identità che rimane però controversa. La scorsa estate è rimbalzata sui giornali la conversione di novanta persone, nella zona di Abuja, con un tribunale rabbinico Conservative composto da rabbini americani e dall’Uganda. Ma in assenza di una discendenza provata e di una comunità ebraica riconosciuta a sovrintendere il processo di conversione, Israele non li riconosce come ebrei e dunque la Legge del ritorno li esclude.
A identificarsi nell’ebraismo sono in maggioranza appartenenti all’etnia Igbo, che si considerano discendenti della tribù perduta di Gad e a sostegno citano tradizioni come la circoncisione dei maschi o la tradizione di piangere i defunti per sette giorni. Molti studiosi sostengono però che non vi siano evidenze di alcun tipo in questo senso e che l’adesione all’ebraismo sarebbe invece il portato della lotta al colonialismo cristiano e della guerra civile per la secessione dalla Nigeria e la fondazione di uno stato nazionale in Biafra. Non per caso Nnamdi Kamu, leader degli Indigenous People of Biafra, spesso sventola la bandiera israeliana nel suo compound e appare in pubblico con il talleth.
(Immagine dal documentario Re-emerging: The Jews of Nigeria)