Le stolpersteine a Roma
“Pietre che raccontano la verità”

Il 16 ottobre del 1943 Marcella Perugia era a casa con i suoi quattro figli e incinta del quinto. A farle compagnia la sorella Clelia. Nel giorno più buio per gli ebrei romani i nazifascisti irruppero nell’abitazione e le catturarono insieme ai figli più grandi della donna, Giuditta e Pacifico. Nessuno di loro sarebbe tornato a casa. A salvarsi saranno invece i figli più piccoli, Alessandro di tre anni e Rebecca di uno, grazie al coraggio di un “Giusto tra le nazioni” che non voltò le spalle indifferenti a quel crimine che avrebbe strappato la vita anche al bambino ancora nella pancia di Marcella, venuto alla luce al Collegio Militare poche ore dopo e poi assassinato “senza un nome”. È iniziata nel loro di nome – in vicolo Costaguti 24, nel cuore del quartiere ebraico – la posa delle pietre d’inciampo nella Capitale, promossa anche quest’anno dall’associazione Arte in Memoria presieduta da Adachiara Zevi. Tra oggi e domani numerose le collocazioni previste nel tessuto urbano, con la partecipazione dell’artista tedesco Gunter Demnig. Un appuntamento con la Memoria consapevole giunto alla sua quattordicesima edizione.
“Sono pietre che raccontano la verità, ecco perché sono così importanti” le parole di Zevi nel rivolgersi ai numerosi studenti che hanno accompagnato le prime installazioni. Presenti tra gli altri la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il vicepresidente Ruben Della Rocca, l’assessore alla Memoria Massimo Finzi, l’assessore alla Cultura Giordana Moscati, la coordinatrice nazionale contro l’antisemitismo Milena Santerini, l’addetta culturale dell’ambasciata israeliana Maya Katzir.
Da vicolo Costaguti si è passati a via Portico d’Ottavia 1 per onorare la memoria di Elena Di Porto, ebrea romana antifascista che nelle ore che precedettero il rastrellamento si spese con tutte le sue forze per avvisare i correligionari del dramma incombente. Anche per lei è stata posta una pietra d’inciampo nel manto stradale, come per le altre donne e uomini, ebrei e non, ricordati in questa edizione di “Memorie d’inciampo a Roma”. Si tratta di Vitale e Fulvio Di Porto, Michele Ezio Spizzichino, Aurelio Spagnoletto, Elio Pavoncello, Mario Anticoli, Pellegrino Sermoneta, Emma e Camilla Piazza Sed, Federico Uberti, Otello di Peppe d’Alcide, Aldo Eluisi, Costanza Citoni, Angelo, Carlo, Umberto e Franco Sabatello, Sergio e Umberto Mieli, Raffaele Zicconi, Vittorio Fantini, Fiorino Fiorini, Elvira Di Nepi, Salomone Saul, Armando, Alvaro, Alberto e Graziella Coen, Guido Borgioni, Adolfo Bonfanti, Tito Bernardini, Antonio Pistoiesi, Renzo Piasco e Alberto Cozzi.