Milano, Memoriale a porte aperte

L’attesa è per i primi di febbraio quando nei pressi dei binari della stazione Centrale di Milano verrà inaugurata una nuova segnaletica che farà da collegamento con il sottostante Memoriale della Shoah. Un passaggio importante nel creare ulteriore consapevolezza rispetto a uno dei luoghi simbolo della persecuzione in Italia. Una realtà che in questo mese di gennaio propone un serrato programma di iniziative rivolte alla cittadinanza e dedicate alla Memoria. Tra queste, una due giorni di open day – il 26 e 27 gennaio – con la collaborazione della protezione civile e la partecipazione del progetto RestART Bollate, a cura della cooperativa sociale Articolo 3. Un’esperienza quest’ultima già avviata in passato e che coinvolgerà come volontari persone detenute presso la 2° Casa di Reclusione di Milano Bollate. “Credo fortemente che la coscienza civile passi da luoghi come il Memoriale e ho scelto quindi di fare in modo che chiunque voglia possa venire, al netto delle difficoltà che potrebbero fermarli. Sono certo che in quei due giorni ci sarà il riscontro di pubblico che ci farà dire che ne è valsa la pena”, sottolinea Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah. “Siamo contenti di aver ripreso la collaborazione con Articolo 3: per noi rappresenta a pieno come intendiamo il lavoro di educazione al Memoriale. – aggiunge Marco Vigevani, che cura la programmazione degli eventi dell’ente – Da una parte un lavoro verso la popolazione carceraria, che così ha la possibilità di conoscere meglio questo luogo e la sua storia, e dall’altra un lavoro di educazione con il nostro pubblico, che viene sensibilizzato sui temi della giustizia riparativa”.
Da piazza Safra, dove si affaccia l’ingresso del Memoriale, il 29 gennaio partiranno poi i partecipanti della Run For Mem, la corsa non competitiva per la Memoria organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme alla Comunità ebraica milanese.
Durante il 27 gennaio poi dal Memoriale ci sarà una diretta su Rai 1 con il racconto della senatrice a vita Liliana Segre che da lì il 30 gennaio del 1944 fu deportata ad Auschwitz assieme al padre Alberto. A condurre lo speciale sarà Fabio Fazio.
Già inaugura e aperta fino al 5 febbraio invece la mostra 100 Giusti dal mondo. Un ritorno per un’esposizione che vede protagonisti quattordici disegni di Jean Blanchaert, realizzata in collaborazione con Gariwo – La foresta dei Giusti e la Galleria l’Affiche. Al centro, il racconto di storie di uomini e donne che scelsero di non essere indifferenti di fronte alla sofferenza umana, tendendo la mano agli altri, anche a proprio rischio e pericolo.
Il 30 la Comunità di Sant’Egidio organizzerà, come ogni anno dal 1997 ad oggi, un momento di ricordo dedicato alla deportazione da quello che era il binario 21. Un’iniziativa che, come in passato, vedrà la presenza della senatrice Segre.