L’arte raccontata da Pollak,
il “libro del mese” del ministero

Nato e cresciuto a Praga, ma cittadino del mondo e di casa in particolare a Roma dove visse oltre 50 anni, Ludwig Pollak è stato uno dei più grandi esperti e mercanti d’arte del Novecento. Porta la sua firma il ritrovamento di opere patrimonio universale dell’umanità come il braccio mancante del Laocoonte poi donato dallo stesso ai Musei Vaticani. Pollak aveva 75 anni quando cadde prigioniero delle SS durante la retata nazifascista del 16 ottobre del 1943, preludio alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau cui fu destinato insieme alla seconda moglie Julia e ai figli Wolfgang e Susanna, avuti dal matrimonio con la prima moglie Margarete. Nessuno di loro avrebbe fatto ritorno.
Si apre nel segno di una delle sue opere più importanti, Bronzi italiani (Trecento-Settecento), l’iniziativa “Il libro del mese” promossa dalla Biblioteca Luigi De Gregori del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nell’occasione del Giorno della Memoria il libro è da ieri esposto nella Sala della Legislazione Scolastica, al piano terra del palazzo ministeriale di viale Trastevere. Fino al 31 gennaio, nella stessa area, saranno disponibili anche alcune opere riferite al periodo storico dell’autore.
“La copia del volume ‘Bronzi italiani (Trecento-Settecento)’ – rende noto il ministero – è firmata in originale dall’autore, con prefazione di Guglielmo Bode, ed è editata dall’antiquario romano Alfredo Barsanti. Si tratta di una rara edizione in folio pubblicata nel 1922 in soli 150 esemplari. Il volume è ben conservato, in una preziosa veste legata in marocchino, con fregio in oro, ed è illustrato da 50 tavole, opera del fotografo Cesare Faraglia”. Il libro, viene spiegato, “sarà ‘sfogliabile’ anche in una versione digitalizzata”. In ottobre, nell’ottantesimo anniversario del 16 ottobre ’43, l’iniziativa sarà ripetuta.
I visitatori esterni possono prenotarsi tramite la mail biblioteca@istruzione.it.