“Memorie di famiglia,
memorie di tutti”

“Memorie di famiglia” rappresenta ormai un appuntamento fisso del gennaio romano. Una staffetta tra generazioni sotto l’egida del Centro ebraico Il Pitigliani che dell’iniziativa – giunta quest’anno alla dodicesima edizione – è l’ente promotore. Molti i capitoli aperti dal 2010 ad oggi, davanti a un pubblico sempre numeroso. Domenica 22 gennaio, a partire dalle 11, il focus sarà su alcune vicende di donne ebree italiane, con la consulenza storica di Anna Foa.
Proprio Foa è la curatrice di un volume appena edito da Giuntina che raccoglie una serie di interventi tra i più significativi di questo percorso. Un compendio in cui varie e diverse sono le storie, i contesti, gli spunti di riflessione. “A quasi 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale è doveroso interrogarsi su come trasmettere la Memoria della Shoah, soprattutto quando i testimoni diretti della persecuzione e della deportazione non potranno più raccontare quello che hanno visto e sopportato. Con ‘Memorie di famiglia’ abbiamo cercato di fornire una risposta originale a questo grande interrogativo” spiegano Giordana Menasci e Anna Orvieto, le due ideatrici del progetto, nella loro introduzione. La loro scelta è stata quella di rivolgersi alle nuove generazioni, chiedendo loro “di prendere in mano il testimone e di raccontare in prima persona gli eventi che hanno coinvolto i loro nonni e bisnonni”. Un’iniziativa che ha riscosso un immediato successo, mettendo in gioco figli, nipoti e pronipoti. In molti, ricordano infatti, “hanno accettato di mettere a disposizione la propria memoria”, condividendo documenti, lettere e diari. Un pezzo di storia e “della grande storia”, che affiora ora anche tra le pagine di questa pubblicazione. Otto le sezioni tematiche in cui i testi sono suddivisi: leggi razziste, ebrei stranieri e internamento, il 16 ottobre, fughe e nascondenti, salvatori, campi, Resistenza e Liberazione.
La dodicesima edizione del format (fruibile anche in streaming sulla pagina Facebook del Pitigliani) vedrà la conduzione di Nando Tagliacozzo, oltre che un accompagnamento musicale a cura di Eduardo Hubert, Emanuele Levi Mortera e Marco Valabrega.