Memoria, pilastro della società

La Memoria è un cantiere sempre aperto per favorire una crescita di conoscenza nell’opinione pubblica e tra le nuove generazioni. Lo ricordano i diversi eventi e progetti al centro del Dossier di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione. Un approfondimento su alcuni dei molti impegni che vedono l’ebraismo italiano in prima linea attorno alla data del 27 gennaio ma anche, lontano dalle date istituzionali, durante il resto dell’anno. Memoria viva per costruire futuro. Obiettivo anche dell’intesa siglata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il ministero dell’Istruzione a Cracovia, che si propone di promuovere sia la conoscenza della bimillenaria presenza ebraica in Italia sia la ferita della sua persecuzione. Un accordo accompagnato da altre collaborazioni avviate tra mondo ebraico, istituzioni e aziende private a gennaio e presentate nelle prime pagine del giornale.
Sempre in apertura anche le nuove iniziative rivolte alla valorizzazione della presenza ebraica in Calabria: progetti che muovono dall’idea di ricordare come l’impronta dell’ebraismo su questo territorio abbia una storia secolare.
A quasi un anno dall’aggressione russa dell’Ucraina, a tirare le fila di questo difficile periodo con Pagine Ebraiche è rav Mayer Stambler, presidente della Federazione delle Comunità ebraiche d’Ucraina. Da Dnipro, città segnata proprio di recente dall’ennesimo attacco russo contro la popolazione ucraina, il rav racconta come la realtà ebraica sia in prima fila nella catena della solidarietà.
Nelle pagine di Eretz si parla delle azioni del nuovo governo israeliano, delle reazioni all’iniziativa del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir di recarsi sul Monte del Tempio, del nuovo incarico di Amir Ohana, primo presidente della Knesset ad essere dichiaratamente omosessuale.
In Orizzonti lo sguardo si posa su quanto accade negli Stati Uniti, dove l’Anti-Defamation League registra con una nuova indagine come tra gli americani stiano tornando e si rafforzino i pregiudizi dell’antisemitismo classico. Sia tra le fasce più anziane, ma anche tra i giovani. Un dato, quest’ultimo, collegato anche – come denuncia il presidente del Congresso mondiale ebraico Ronald Lauder, al clima sempre più inquietante che si respira nelle università Usa, dove attacchi contro gli studenti ebrei non sono più un caso raro.
Spazio nelle pagine di Economia all’appello che mette insieme le voci di cristiani, ebrei e musulmani per promuovere un’etica dell’algoritmo, affinché le nuove tecnologie siano realizzate per servire il bene comune. Un appello firmato in Vaticano. L’economista Aviram Levy porta invece i lettori in Israele, raccontando di quale sia, secondo una classifica dell’Istat locale, la città del paese dove la qualità della vita è più alta. E non si tratta di Tel Aviv o Gerusalemme.
Il ritratto del mese è dedicato a Maria Pia Balboni, che ha dedicato la vita alla promozione della cultura ebraica, in particolare concentrandosi sulla sua Finale Emilia.
La Cultura si apre con una panoramica, firmata dal giornalista Carlo Marroni, di come le leggi razziste del 1938 colpirono pesantemente il mondo bancario. Marroni a riguardo ricorda in particolare le responsabilità della Banca d’Italia. Un capitolo analizzato anche nel volume Storia della Banca d’Italia, tomo I, scritta dall’economista Gianni Toniolo.
Con gli antisemiti Karl Marx ebbe a che fare per tutta la vita, soprattutto all’interno del suo campo politico. La tesi di dottorato di Manuel Disegni, prossima alla pubblicazione, offre una nuova lettura su questo tema ed è al centro delle pagine di Cultura.
“Trovare un’altra chiave per raccontare la Shoah può sembrare una sfida impossibile”, scrive Daniela Gross nell’approfondimento dedicato al cinema. “Invece il nuovo fluviale documentario The US and the Holocaust’, firmato da uno dei registi più popolari degli Stati Uniti, Ken Burns, riesce nell’impresa rileggendo quel periodo alla luce della storia americana”.
In chiusura di giornale, le pagine di Sport dedicate alla figura di Leone Efrati e al romanzo che ne racconta la storia, La piuma del ghetto (ed. Gallucci) scritto dal giornalista e scrittore Antonello Capurso: “un efficace affresco di un’epoca bu ia e di un protagonista dello sport italiano che ne fu vittima in modo impietoso”.