“Memoria, una sfida per tutti”

Il Concerto della Memoria, con l’anteprima del docufilm “Il respiro di Shlomo” al Teatro dell’Opera di Roma (23 gennaio); la sesta edizione della Run for Mem che si terrà quest’anno a Milano (29 gennaio); la decima edizione della mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia” a Trieste (24 gennaio); la mostra dal titolo provvisorio “I campi della morte: Belzec, Sobibor, Treblinka” di prossima inaugurazione alla Fondazione Museo della Shoah di Roma (26 gennaio); l’undicesima edizione della mostra biennale di arte contemporanea “Arte in Memoria” in allestimento nell’area della sinagoga di Ostia Antica (29 gennaio).
Sono i cinque appuntamenti per il Giorno della Memoria che vedono il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ad illustrarli, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Palazzo Chigi, il sottosegretario Alfredo Mantovano e la presidente UCEI Noemi Di Segni.
“Si tratta di temi morali e valoriali” per l’intera collettività, l’osservazione con cui la presidente Di Segni ha aperto il proprio intervento. “Le dichiarazioni del governo vanno nella direzione di quel che vogliamo sottolineare in questo Giorno della Memoria: la sfida è quella di affrontare temi come la strumentalizzazione e banalizzazione della Shoah”. La Shoah, ha ricordato ancora Di Segni, “non è una questione di solo interesse ebraico, ma un tema che riguarda il ventennio fascista e la storia del Paese: rispetto a questo punto c’è ancora del lavoro da fare”. In questo senso, ha aggiunto, l’Italia “rappresenta un’eccellenza dal punto di vista dell’attenzione istituzionale”. Soffermandosi sul programma illustrato alla stampa Di Segni ha poi evidenziato la specificità di un evento come la Run for Mem (che avrà tra i suoi testimonial Shaul Ladany, Alberto Cova e Luigi Mastrangelo): “L’idea – ha detto – è di un momento aperto a tutta la cittadinanza, per rappresentare un messaggio di vita e speranza”.
Ad aprire la conferenza stampa alcune riflessioni del sottosegretario Mantovano, che ha esordito condannando le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov secondo il quale gli Usa e i suoi alleati vorrebbero intraprendere una “soluzione finale” contro Mosca. “Analogie come queste sono stupidaggini e ci ricordano la necessità di un senso della misura”, la valutazione dell’esponente del governo. “Il Giorno della Memoria – ha poi detto – serve a far sì che della Shoah non si dia una lettura fuorviante, ad inquadrarla, a metterne in luce le specificità”. Secondo Mantovano ci sarebbe un rischio significativo di indifferenza, “in particolare tra i giovani: lo sforzo deve essere anche quello di comunicare con un linguaggio vicino a loro”. Per quanto riguarda il contrasto all’antisemitismo, il sottosegretario ha parlato di “attenzione del governo molto concreta”, anche attraverso l’impegno a monitorare “cyberspazio e social network”.