Shlomo Venezia,
storia di un Testimone

Cinque gli appuntamenti per il Giorno della Memoria patrocinati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, presentati nelle scorse ore in una conferenza stampa. Tra questi un evento speciale in programma al Teatro dell’Opera di Roma lunedì 23 gennaio a partire dalle 20 che vedrà la proiezione in anteprima del documentario “Il respiro di Shlomo”, scritto dallo storico Marcello Pezzetti e diretto da Ruggero Gabbai, e un’esecuzione artistica con un “violino di Auschwitz” appartenuto al musicista polacco Jan Hillebrand, il cui suono rivivrà nelle musiche recuperate e arrangiate dal Maestro Francesco Lotoro.

La serata, organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah e con il Teatro dell’Opera, si aprirà con i saluti istituzionali della Presidente UCEI Noemi Di Segni, del Presidente della Fondazione Mario Venezia e del Sovrintendente capitolino al Teatro dell’Opera Francesco Giambrone.
Si inizierà con l’esibizione musicale dei violinisti Vincenzo Bolognese e Koram Jablonko, che suoneranno il violino di Hillebrand, che suonava nella cosiddetta “orchestra di Auschwitz”. Si tratta di uno dei rarissimi violini originali, che venivano suonati nel campo di sterminio, ritrovato e fatto restaurare da Lotoro, tra i massimi esperti al mondo di musica concentrazionaria, da oltre trent’anni impegnato nel recupero dell’immenso patrimonio musicale prodotto nei lager. Verranno eseguite due sonate, arrangiate dallo stesso Lotoro: il Kol Nidrè, uno dei canti più importanti della tradizione liturgica ebraica, e il Duettino di Marius Flothuis, compositore olandese che fu deportato nel lager di Sachsenausen.
A seguire sarà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Il respiro di Shlomo”, che racconta la vita e la storia del Testimone della Shoah Shlomo Venezia. Diretto da Ruggero Gabbai e scritto da Marcello Pezzetti, con Forma International e CDEC – Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, il documentario è stato prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah, in collaborazione con Rai Cinema, e realizzato grazie al supporto di Roma Capitale, Regione Lazio, Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Comunità ebraica di Roma, Associazione Figli della Shoah.
La voce narrante di Shlomo stesso, ripresa da una vecchia intervista, guiderà gli spettatori attraverso la sua storia ripercorrendo i luoghi della sua vita. Ebreo di nazionalità italiana nato a Salonicco, fu arrestato e deportato insieme a tutta la famiglia nel 1944 ad Auschwitz Birkenau, a Mathausen e infine ad Ebensee. Fu selezionato tra i prigionieri per entrare nell’unità speciale dei Sonderkommando, una squadra che aveva il compito di lavorare all’interno delle strutture dei crematori. Sopravvissuto ai campi di sterminio è diventato uno dei più importanti Testimoni.
Tanti i contributi nel documentario, dai racconti dell’autore, a quelli di alcuni esperti di Shoah e di persone molto vicine a Shlomo. Queste appresero la sua storia solo dopo anni, quando finalmente trovò il coraggio di parlare e descrivere con precisione l’orrore dello sterminio, senza tuttavia mai ricreare immagini troppo cruente, specie per il suo uditorio più affezionato: le scuole.
Per assistere alla serata è necessario prenotarsi a: promozione.pubblico@operaroma.it