Sì unanime alla mozione Segre
“Una nuova Commissione
per contrastare l’odio”

L’aula del Senato ha approvato all’unanimità una mozione che prevede anche per questa legislatura l’istituzione di una Commissione straordinaria “per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza” presentata dalla senatrice a vita Liliana Segre. Ad accoglierla a Palazzo Madama, dove 157 senatori su 157 hanno detto sì alla sua istanza, un lungo applauso.
“La nostra bussola dovrà essere sempre la Costituzione repubblicana, che proprio in questo gennaio 2023 celebra il 75esimo anniversario dall’entrata in vigore” la sintesi della Testimone della Shoah milanese nel riferirsi alla seduta odierna come a una occasione “importante” per rafforzare l’impegno delle istituzioni attorno a temi cruciali come “libertà di espressione” e “tutela della dignità della persona”. Due esigenze, ha specificato Segre, “non alternative ma complementari”.
“Abbiamo svolto lavoro utile nella scorsa legislatura: la diffusione dei social media comporta il rischio di favorire hate speech e campagne mirate alla discriminazione e alla diffusione tossica di fake news”, aveva ravvisato in apertura di seduta la senatrice. Per poi aggiungere: “Il lavoro di scavo e di conoscenza in materia dei discorsi di odio dovrà svolgersi nel rispetto della Carta, ma con l’impegno anche ad attuarla, estendendo inclusione e diritti sociali e civili, avendo consapevolezza, in quanto parlamentari, che esiste anche un nesso tra malessere sociale e utilizzo dei discorsi di odio che impatta sul lavoro di una commissione come quella che ci accingiamo ad approvare”. Nel suo intervento Segre ha inoltre osservato: “I lavori della Commissione nei mesi scorsi sono andati avanti in modo proficuo e partecipato, con decine di audizioni e approfondimenti. Si sono infine conclusi con l’approvazione all’unanimità di un documento che riassume il senso complessivo del nostro lavoro e dà utili indicazioni per l’impostazione dell’attività che resta ancora da fare, perché resta ancora molto da fare”. Sia, ha indicato, “a livello di approfondimento dei temi”. Sia per favorire “una nuova produzione legislativa che si armonizzi con le novità importanti nella normativa europea che noi abbiamo sempre seguito e sostenuto con attenzione”. Di grande significato, ha concluso Segre, “che questa nostra votazione si tenga nell’imminenza del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria: molto più, infatti, di tante celebrazioni che rischiano di apparire rituali, la ricostituzione di una Commissione che accoglie nel suo stesso statuto i valori della difesa della dignità delle persone e della promozione del rispetto delle minoranze rappresenta un segnale importante e positivo”.
Tutti i partiti e gruppi, nelle loro dichiarazioni di voto, hanno espresso parere favorevole rispetto alla proposta Segre. Unitamente al ministro per le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella, intervenuta a nome del governo, che ha tra l’altro affermato: “L’antisemitismo, il razzismo, la violenza e ogni forma di discriminazione non sono opinioni; sono atti, sono fatti, e come tali necessitano di un’attenzione particolare. L’antisemitismo, in particolare, è un fenomeno mai sopito, che ha forme antiche radicate e si manifesta sia con le vecchie forme sia attraverso forme nuove, che hanno a che fare anche con la geopolitica e con il diritto all’esistenza di uno Stato sovrano come lo Stato di Israele, che vanta una lunga e solida amicizia con il nostro Paese”.
L’ultimo intervento in questo senso è stato della senatrice Ester Mieli, di Fratelli d’Italia, nipote del Testimone della Shoah Alberto Mieli. “Questa aula oggi decide di portare avanti un impegno importante, affinché le parole scritte nella nostra Carta costituzionale non siano scritti vuoti per una società che crede fermamente nei valori della Repubblica”, ha esordito Mieli. “Fratelli d’Italia, con la guida tenace e coerente della nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha deciso di fare anche in questo caso una scelta dalla parte del bene, di fare la cosa giusta e nel giusto momento, proprio come è scritto nella nostra Costituzione e con mandato dei nostri concittadini. Ricordo chi ha dato la vita per difendere dal dolore delle ingiustizie, così come ha fatto inchinandosi all’altare della Patria il ministro della difesa, onorevole Guido Crosetto”. Tutti i sopravvissuti della Shoah, ha poi detto, “l’odio lo hanno tatuato sul braccio: ancor più lei, senatrice Segre, che per il suo straordinario impegno civico è vittima di innumerevoli insulti e denigrazioni ed è costretta a vivere, alla sua età, sotto scorta”. Persone vili, ha proseguito Mieli, “veri e propri sciacalli del web, persone che non hanno rispetto per nessuno e colpiscono indistintamente donne, giornalisti, uomini delle Forze dell’ordine e della politica, compresa la nostra Presidente del Consiglio e sua figlia”.
Ieri, da Palazzo Madama, è arrivato anche il via libera a un disegno di legge che prevede un fondo a favore delle scuole superiori per visitare i campi di sterminio. Nel merito Segre ha commentato che i Viaggi della Memoria “non sono gite” e che ad Auschwitz “si va in silenzio, con vestiti adeguati”, come “in un santuario”, in “un modo civile” e “magari avendo saltato la colazione del mattino”. La Testimone ha inoltre spiegato di aver sempre declinato ogni invito a tornare in visita nel lager in cui fu deportata bambina col padre Alberto: “Una volta fui invitata, nel 1995, c’erano molti personaggi, ma non me la sono sentita. Quando poi ho letto e sentito alla radio la descrizione delle pellicce della regina di Olanda e di Berlusconi, in quel momento ho pensato: come sono contenta di non aver accettato questo invito”.