Lisa Giua Foa, il centenario
e i “momenti magici” della storia

Protagonista e testimone del Novecento, Lisa Giua Foa nasceva a Torino nel 1923. Nel centenario dalla nascita – a ricordarne la storia, a partire dal suo impegno antifascista con la Resistenza – un convegno svoltosi nella sede delle Fondazioni Modigliani e Matteotti a Roma. Il contesto familiare, l’impegno politico, il rapporto con i Paesi del Centro-Est Europa al centro di una giornata che intendeva valorizzare tanti aspetti della sua personalità, oltre al sodalizio con Vittorio Foa insieme al quale avrebbe messo al mondo Renzo, Bettina e Anna. Quest’ultima, storica illustre dell’ebraismo italiano, nata nel 1944 in piena guerra di Liberazione.
Antifascismo della prima ora ereditato dal padre Michele, che fu tra i pochi docenti a rinunciare alla cattedra per non giurare fedeltà al regime e che si vide poi condannato al carcere per “attività eversive” al pari del padre di Anna, futuro leader politico e sindacale nell’Italia democratica. Dopo l’8 settembre 1943 Lisa Giua prese parte alla Resistenza trasportando armi e stampa; nell’estate del 1944 fu poi catturata a Milano dagli assassini della Banda Koch, salvandosi in circostanze rocambolesche. “Mia madre sapeva sparare – la testimonianza della figlia Anna – e nel dopoguerra ha avuto il titolo di ‘partigiana combattente’. Ma la sua Resistenza non è stata una Resistenza armata. Ciclostile, trasporto di materiale clandestino, a volte anche di armi. E sembra che dopo la mia nascita qualche arma sia anche stata trasportata nella mia carrozzina, sotto le mie copertine…”. Una esperienza che avrebbe lasciato il segno anche nel suo impegno a difesa dei diritti contro soprusi e regimi di ogni sorta. “Nella Russia dei dissidenti, nella Polonia di Solidarnosc, e in Africa, dove ha viaggiato” racconterà tra gli altri Adriano Sofri, da cui è arrivato, da Odessa, un contributo. Riflette Sofri: “Scrivono oggi Anna e Bettina Foa: ‘Spesso ci viene da chiederci cosa avrebbe pensato Lisa dell’aggressione russa all’Ucraina. Non possiamo parlare per lei, ma possiamo facilmente immaginarla molto impegnata a contribuire all’analisi di questi avvenimenti e mobilitata su vari fronti nell’appoggio alla lotta degli ucraini per la difesa della loro libertà’. La immagino così anch’io…”.
Ad intervenire sono stati anche Alberto Aghemo, Cesare Panizza, Barbara Berruti, Fabio Levi, Lucyna Gebert, Wlodek Goldkorn e Andrea Graziosi. Ai presenti è stato poi distribuito il libro “Momenti magici” (edizioni una città), con un’antologia di scritti e riflessioni.
“Per la maggior parte delle persone che presero parte alla Resistenza – il pensiero di Lisa Giua Foa – questo fu il risultato di una scelta, e il momento della scelta è stato certamente quando si è realizzata la coincidenza tra gli eventi che possono rendere migliori le persone e le persone che decidono di essere migliori. Sono i momenti magici della storia, ci sono sempre stati e torneranno ad esserci”.