“Antisemitismo e negazionismo,
l’Europa li combatta ad ogni costo”

“L’antisemitismo e la negazione della Shoah esistono ancora. Vi invito a non stare a guardare, dovete individuare i sintomi della pandemia antisemita e combatterla ad ogni costo. Spetta a voi usare ogni strumento a vostra disposizione per scoraggiare e sradicare l’odio e l’intolleranza”. Dal Parlamento Ue, il presidente d’Israele Isaac Herzog ha esortato con forza la politica europea ad agire tempestivamente contro l’antisemitismo. Ospite d’onore a Strasburgo, Herzog è intervenuto in queste ore nella sessione speciale dedicata al Giorno della Memoria. Un discorso applaudito da tutta l’assemblea e diretto a evidenziare le minacce del presente. “Dovete fare in modo che ogni ebreo che voglia vivere una vita ebraica piena nei vostri Paesi possa farlo in sicurezza e senza paura”, il messaggio del presidente d’Israele, ricordando l’importanza della presenza ebraica per il continente. “La spregevole ‘soluzione finale’ dei nazisti ha cercato di strappare la carne e il sangue dell’Europa. – ha dichiarato Herzog – Perché proprio come l’umanità non sarebbe ciò che è senza l’Europa, l’Europa non potrebbe essere ciò che è senza gli ebrei”.
Cosa sarebbe stato oggi il continente senza le teorie di Freud, senza il genio di Einstein o Noether, senza il pensiero di Marx, Spinoza o Bergson, o ancora l’arte di Modigliani e gli scritti di Kafka. “Ma l’antisemitismo, come una malattia autoimmune, ha fatto sì che l’Europa attaccasse parte del proprio DNA, e una storia millenaria condivisa è stata cancellata, come se non fosse mai esistita”. La Shoah, ha aggiunto Herzog, non è nata dal nulla. “Non dobbiamo mai dimenticare che la macchina di morte nazista non sarebbe riuscita a realizzare la sua visione da incubo se non avesse incontrato un terreno dove già era stato seminato l’odio per gli ebrei, antico come il tempo. La rappresentazione stereotipata degli ebrei aveva messo radici in Europa per secoli e generazioni, prima dell’ascesa del nazismo. L’ideologia nazista intensificò l’antisemitismo tradizionale e le paure primordiali alimentarono le fiamme dell’odio”. Su queste basi il genocidio ebraico poté essere pianificato e realizzato. E parte di quel pregiudizio all’origine della Shoah non è scomparso, ma ha trovato nuove forme e vie per diffondersi, il monito di Herzog.
“Su Internet, l’antisemitismo virale si diffonde a un ritmo record, con un semplice clic. La distanza tra un video virale e un attacco fisico non esiste quasi per niente. La distanza tra un post su Facebook e l’abbattimento di una lapide in un cimitero è più breve di quanto si possa pensare. I tweet impazziti possono uccidere. Possono davvero. Gli antisemiti traggono ispirazione e idee dalle piattaforme virtuali. Subiscono il lavaggio del cervello e si fomentano grazie a un discorso online incontrollato e sfrenato”. Contro questo, l’implicita richiesta, i legislatori europei devono intervenire.
Tra i punti del discorso poi il rapporto con Israele. “Il nostro Paese è aperto alle critiche come tutti i membri della famiglia delle nazioni, e la democrazia israeliana eccelle certamente nella critica interna feroce e penetrante. Tuttavia la critica allo Stato di Israele non deve sconfinare nella negazione dell’esistenza stessa dello Stato di Israele, lo Stato-nazione del Popolo ebraico, come riconosciuto dalle istituzioni della comunità internazionale. Mettere in dubbio il diritto all’esistenza dello Stato nazionale del popolo ebraico non è legittima diplomazia! È antisemitismo nel pieno senso della parola e deve essere sradicato”.
Herzog ha poi auspicato il rafforzarsi del partenariato tra Israele ed Europa su tutti i versanti. Anche nel contrasto alla minaccia del regime iraniano. “Se crediamo che la voce della giustizia non sia stata messa a tacere, se crediamo in un’altra umanità più compassionevole, dobbiamo lavorare insieme come un’unica comunità, determinata e coesa, contro le forze dell’oscurità e dell’odio che minacciano di distruggerci. Come presidente dello Stato di Israele, parlo innanzitutto del regime iraniano, che non solo chiede pubblicamente il completo annientamento del mio Paese, ma uccide anche i suoi stessi connazionali, che chiedono libertà e diritti umani e civili, fomenta guerre in tutto il Medio Oriente, svolge un ruolo attivo e letale nella guerra in Ucraina e sviluppa armi di distruzione di massa che stanno per minacciare drammaticamente la stabilità dell’intero pianeta”.