Il Giorno della Memoria a Casale
Giorgio Ottolenghi, storia di un secolo

“Quando sono riuscito a tornare a Casale dopo la guerra non ho trovato più nulla: la sinagoga era fatiscente, non c’erano fondi per il restauro e anche se l’avessimo restaurata chi ci sarebbe andato? Ormai erano rimasti pochi ebrei a Casale. Poi una sera, per caso, dopo una conferenza in Biblioteca Comunale, io e l’architetto Giulio Bourbon abbiamo incontrato l’architetto Luciano Mazzarino al momento Soprintendente alle Belle Arti, che ci ha convinto a cominciare i lavori, i finanziamenti e le persone sarebbero arrivati. Da allora io non ho fatto altro che tenere le porte sempre aperte”.
Un collegamento in streaming con Giorgio Ottolenghi, presidente emerito della Comunità ebraica di Casale che ha da poco festeggiato il secolo di vita, inaugurerà le iniziative per il Giorno della Memoria in Monferrato. L’evento, nell’aula del liceo Balbo, vedrà la collaborazione dell’istituto Cellini di Valenza e sarà condotto da Diletta Carmi. Nella stessa occasione saranno eseguiti canti dalla tradizione ebraica del coro scolastico diretto da Anna Maria Figazzolo e sarà coinvolto il laboratorio teatrale di Maria Paola Casorelli che ripercorrerà la storia del dottor Janusz Korczak, medico e pedagogo, e degli oltre 200 bambini dell’orfanatrofio ebraico del Ghetto di Varsavia deportati con lui a Treblinka. Alle 10.30 del 27 gennaio un appuntamento ormai diventato un punto fermo: in collaborazione con il Comune verrà deposta in via Alessandria una corona al cardine del cancello del vecchio ghetto ebraico in ricordo di tutte le vittime della Shoah. Tra gli appuntamenti del pomeriggio – alle 16 a Moncalvo, con la collaborazione dell’amministrazione comunale – sarà acceso un lume. Domenica 29 gennaio alle 16, nell’androne del complesso ebraico di vicolo Salomone Olper, si svolgerà infine una cerimonia che è ormai parte dei ricordi collettivi. Sarà quello il momento infatti per una preghiera commemorativa e per la lettura dei nomi delle 63 vittime delle Comunità di Casale e Moncalvo deportate. Poi le autorità istituzionali saranno chiamate ad accendere la lampada con sei lumi più uno, in memoria dei sei milioni di caduti nel popolo ebraico nella Shoah e del milione di rom, omossessuali, oppositori politici, testimoni di Geova e ogni altra persona cancellata nei campi. A seguire riflessioni nel contesto del Giorno della Memoria sulla mostra “Instabile come la Speranza” curata da Daria Carmi. La Comunità ebraica ha inoltre dato la propria adesione alla sesta edizione della maratona non competitiva Run for Mem, in programma a Milano il 29 gennaio mattina e cui è iscritta anche una rappresentativa casalese.