La cerimonia al Senato
“Memoria, ricordiamo ogni giorno”

“Non fermiamoci alla solennità, vorremmo che il Giorno della Memoria entrasse nella quotidianità perché ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria”. È l’auspicio espresso dal presidente del Senato Ignazio La Russa durante la cerimonia per il Giorno della Memoria svoltasi quest’oggi nell’aula di Palazzo Madama. Iniziativa di cui la seconda carica dello Stato è stato l’artefice, nella convinzione – ha detto inaugurando i lavori – che il ricordo della Shoah debba essere “sempre più memoria condivisa di una comunità nazionale che ripudia con forza ogni forma di odio, di discriminazione, di razzismo, di antisemitismo e di antisionismo, anch’esso da non dimenticare”. L’intervento di La Russa si è aperto con un saluto ai rappresentanti delle istituzioni ebraiche presenti in aula, con un riferimento in particolare alla presidente UCEI Noemi Di Segni, alla presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, al presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi, all’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar e, citato due volte nel suo discorso, all’ex presidente della Comunità romana Riccardo Pacifici. “Ci onorano qui oggi con la loro presenza: una presenza tanto importante quanto significativa che salutiamo con un caldo e affettuoso applauso”, le parole del presidente del Senato. La Russa ha proseguito ricordando il recente intervento del Testimone della Shoah Sami Modiano nella Sala della Costituzione di Palazzo Giustiniani, a confronto con gli studenti del liceo Morgagni di Roma. “In quell’occasione – ha spiegato – ho voluto non esserci per non dare neanche il minimo accenno di politicizzazione di un tema che deve appartenere a tutti: ringrazio Modiano per essere venuto”. Altrettanto importante, ha affermato La Russa, “è stata la testimonianza della senatrice Liliana Segre, che oggi non è presente perché a Milano, che ha fatto un altro dei suoi interventi mirabili nella recentissima occasione dell’istituzione della Commissione che porta la sua firma”.
Il Senato della Repubblica – ha detto ancora La Russa, sempre evitando di citare la parola fascismo – “è stato e sarà sempre in prima linea per diffondere il significato di questo giorno: quest’anno lo abbiamo voluto celebrare in forma ancora più solenne; tutti noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di far conoscere, soprattutto alle generazioni più giovani, lo sottolineo, il dramma e le atrocità che subirono gli ebrei a partire dall’infamia delle leggi razziali italiane”. Per poi aggiungere: “È compito di tutti, a cominciare dalle più alte istituzioni, tramandare il ricordo affinché in futuro non si ripetano mai più simili tragedie; ma il modo migliore è quello, appunto, della Memoria: senza la Memoria non c’è mai la certezza che non vi sia la ripetizione di gesti odiosi. È necessario guardare al presente e al futuro con la doverosa attenzione verso ogni forma di razzismo, di antisemitismo, che non può e non deve mai più trovare cittadinanza in nessuna parte del mondo e, per quando ci riguarda, nella nostra patria”. La Russa ha poi richiamato una sua visita svolta nel 2008, in qualità di ministro della Difesa, quando – ha affermato – “fui il primo ministro a recarmi, con Pacifici, a rendere omaggio ai caduti ebrei della Prima guerra mondiale, a italiani ebrei che erano morti difendendo la nostra patria, la nostra nazione”. In quell’occasione, il suo messaggio, “dissi che tra le tante giornate non importanti come quella odierna, forse il 17 novembre sarebbe anche opportuno ricordare la drammaticità delle leggi razziali con un’apposita legge – lo dissi allora, come Pacifici ricorderà, e lo ripeto oggi – e forse il Senato potrebbe sicuramente pensarci”. Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti dei vari partiti e gruppi. A prendere la parola Michaela Biancofiore (Coraggio Italia), Peppe De Cristofaro (Gruppo Misto), Dafne Musolino (Per le autonomie), Silvia Fregolent (Azione-Italia Viva-RenewEurope), Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle), Roberto Marti (Lega Salvini premier), Simona Flavia Malpezzi (Partito Democratico) e Lucio Malan (Fratelli d’Italia).
Un appuntamento dedicato alla Memoria si svolgerà nel pomeriggio anche alla Camera, presso la Sala della Regina di Montecitorio. L’incontro “Carlo Finzi giurista della Camera e vittima della Shoah”, al via alle 17, si aprirà con un saluto introduttivo del presidente della Camera Lorenzo Fontana e vedrà gli interventi della presidente UCEI Noemi Di Segni, dell’ex consigliere parlamentare Valerio Di Porto (Istituto Dirpolis, Scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa) e di Mario Finzi, pronipote di Carlo.

(Nell’immagine, la commemorazione nell’aula di Palazzo Madama)