Lotta all’antisemitismo in Italia:
Pecoraro il nuovo coordinatore

L’ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro è il nuovo coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo. Ad annunciarlo Palazzo Chigi, in una nota diffusa nelle scorse ore in cui si ringrazia l’ex coordinatrice Milena Santerini “per il prezioso lavoro svolto in questi anni” e si esprimono “i migliori auguri al prefetto Pecoraro per il nuovo incarico”.
Nato a Palma Campania nel 1950, Pecoraro è stato prefetto anche a Prato e Benevento, oltre che Commissario all’emergenza rifiuti di Roma Capitale e procuratore generale della Federcalcio. Ha anche presto servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, prima come capo della segreteria del Capo della Polizia e successivamente come vice capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e di pianificazione. Alle ultime elezioni politiche si era candidato alla Camera nel collegio uninominale Campania 1, con Fratelli d’Italia, non risultando eletto.
Così la Presidente UCEI Noemi Di Segni nel commentare la notizia: “La nomina del prefetto Giuseppe Pecoraro quale nuovo coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo è un segnale importante che ci arriva da Palazzo Chigi in queste ore intense di appuntamenti dedicati alla Memoria. Ringraziamo di ciò la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esprimendo al neo coordinatore i nostri migliori auguri per un fecondo lavoro rispetto alle molteplici sfide che connotano oggi l’antisemitismo in Italia”. Di Segni afferma ancora: “Le comunità coralmente esprimono profonda riconoscenza nei confronti di chi l’ha preceduto, la professoressa Milena Santerini, per l’impegno profuso in questi anni per l’avvio della strategia nazionale, le linee guida per la scuola e da ultimo l’accordo per la rete della memoria con le Ferrovie dello Stato. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ancora una volta, è pronta a mettersi al lavoro e fornire anche al nuovo coordinatore ogni utile supporto”. In precedenza la Presidente UCEI si è rivolta alla premier, invitandola ad esprimersi in merito a questa nomina. Nella nota si definiva il coordinatore “un presidio essenziale, che va ulteriormente rafforzato, affinché l’impegno per una Memoria responsabile rispetto alla Shoah e ai crimini del nazifascismo produca effetti significativi nella società italiana, in modo particolare tra i giovani”. Una carica rimasta vacante dal passato esecutivo e un mandato che, aggiungeva Di Segni, “per la sua fondamentale funzione – anche per il ruolo che l’Italia riveste nel contesto europeo e internazionale – non può essere lasciato nel vuoto”.