Run for Mem, corre anche Bologna
“Risposta importante della città”

Dal Memoriale della Shoah nei pressi della stazione ferroviaria alla lapide alla Certosa in ricordo dei caduti partigiani e deportati di origine rom e sinti, da quella che porta il nome di Arpad Weisz all’esterno dello stadio Dall’Ara ai giardini di Porta Saragozza dove ad essere commemorate sono le vittime omosessuali del regime. E ancora la scoletta ebraica di via Pietralata, la sinagoga di via Finzi con sosta davanti alla lapide in memoria dei deportati ebrei, per arrivare infine a piazza Nettuno nell’area in cui, attraverso un altro segno di Memoria, si ricordano “martiri, deportati e internati”.
Oltre 400 partecipanti all’edizione bolognese della Run for Mem promossa dalle istituzioni locali e dalla Comunità ebraica con realizzazione tecnica a cura della UISP – Comitato territoriale di Bologna. “La città ha risposto presente, con una bella partecipazione in tanti sensi. Eravamo tanti anche quest’anno” la soddisfazione del presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz, intervenuto in avvio di corsa insieme al sindaco Matteo Lepore e al presidente della Cei Matteo Zuppi. Con loro, a portare un saluto, anche l’ex premier Romano Prodi e il presidente dell’Ucoii Yassine Lafram. Sette tappe per sette cerimonie hanno poi portato la corsa non competitiva nel territorio urbano. Significativa in questo senso, rileva De Paz, “la presenza allo stadio Dall’Ara del presidente e dell’amministratore delegato del Bologna”. Un segno di attenzione per fare Memoria rivolgendo lo sguardo “verso il futuro”.