Macron-Netanyahu:
intesa sull’Iran

Una forte convergenza nell’impegno comune contro la minaccia nucleare iraniana sembra emergere dai colloqui di queste ore tra il presidente francese Macron e il premier israeliano Netanyahu, in visita a Parigi nella sua prima missione europea dall’inizio del nuovo mandato. Una “corsa precipitosa” che, se non interrotta al più presto, “non rimarrà senza conseguenze”. Così l’inquilino dell’Eliseo nel rivolgere un messaggio al regime di Teheran, del quale ha evidenziato la mancanza di trasparenza nel suo relazionarsi con Agenzia internazionale per l’energia atomica, auspicando “necessaria fermezza” su temi che riguardano da vicino non il solo Medio Oriente. Uno degli obiettivi che hanno portato Netanyahu in Francia, nel quadro di un dialogo istituzionale che potrebbe avere come conseguenza anche un intervento diretto d’Israele nel conflitto in Ucraina, con la fornitura di armi a Kiev per difendersi dall’attacco sferrato ormai da quasi un anno da Mosca (che ha tra i suoi alleati proprio l’Iran). Una possibilità emersa già negli scorsi giorni e che ha visto insorgere il Cremlino con minacce esplicite rivolte allo stesso governo di Gerusalemme. Per quanto riguarda la politica interna da Macron sarebbero arrivate invece parole di ben altro tenore. Secondo quanto riporta la stampa francese, il leader d’Oltralpe avrebbe infatti messo in guardia Netanyahu dall’adottare iniziative, come l’annunciata riforma della giustizia, che rischierebbero di portare lo Stato ebraico “fuori dal consesso democratico”.