“Palatucci, un esempio morale”

Il 10 febbraio del 1945 moriva a Dachau Giovanni Palatucci, questore di Fiume e “Giusto tra le Nazioni”. Molte le iniziative dedicate al suo ricordo a livello nazionale. A Roma, organizzata dalla questura, una cerimonia ha fatto testimonianza del suo vissuto e del suo esempio nel giardino dell’istituto di istruzione superiore Domizia Lucilla dove dallo scorso anno ha trovato dimora un ulivo donato dal Keren Kayemeth Le Israel. Nell’evocarne la figura la presidente UCEI Noemi Di Segni ha parlato in questa sede di uomo “che portava la divisa e che ha fatto scelte coraggiose, trovandosi davanti al bivio tra l’obbedienza agli ordini superiori e l’obbedienza alla ragione morale”. Ricordando Palatucci, il suo messaggio, “ricordiamo e onoriamo tutte quelle figure che, vestendo la divisa, si adoperarono in tal senso”. A tutti loro va oggi “la riconoscenza dell’ebraismo italiano”. Rivolgendosi ai ragazzi, Di Segni ha anche affermato: “Spesso vi troverete davanti a un bivio, anche in piccolissime questioni quotidiane che richiedono l’istinto della scelta. Più sarete abituati alla convivenza con persone di ogni dove e di ogni credo, più sarà naturale attivarsi in una certa direzione: quella che riconosce il valore della vita altrui”. Attivarsi per proteggere il diritto altrui diventerà così un fatto “spontaneo o inconscio”. Più al contrario “sarete isolati” e “convinti di una vostra supremazia culturale” e più sarà naturale “prestarsi al pestaggio dei diritti altrui”.
Tra gli intervenuti anche i rappresentanti di prefettura, questura e associazione Palatucci, oltre al rabbino capo rav Riccardo Di Segni.
“Una cerimonia molto significativa, che si lega alla precedente piantumazione dell’ulivo. I ragazzi hanno svolto un bel lavoro, leggendo poesie dedicate a Palatucci e alcune sue lettere” spiega Maria Adele De Caro, presidente dell’istituto. “Sensibilizzarli su temi del genere, fargli capire certe cose, è di fondamentale importanza nel loro percorso educativo”.