Giudaico-romanesco,
appuntamento a teatro

Da vari anni ormai Alberto Pavoncello si è assunto un compito: valorizzare retaggio e vivacità del giudaico-romanesco, vera e propria “lingua del cuore” cui ha dedicato una serie di spettacoli teatrali incentrati ogni volta su un tema diverso: dal bullismo alla ludopatia, passando dall’uso corretto delle parole. Argomenti d’attualità affrontati nella prospettiva peculiare di una famiglia che, di anno in anno, è diventata sempre più “familiare” al pubblico che si è affezionato alle sue iniziative, trovando anche nelle scene più leggere spunti preziosi di riflessione.
“Ma tu a chi si fijo”, il nuovo spettacolo da lui scritto e diretto, intende proseguire in quel solco. Al centro dell’attenzione non ci saranno più le vicende della famiglia Astrologo-Funaro, ma le storie intrecciate di quattro personaggi con un profilo in parte ispirato ad alcuni protagonisti di un’amatissima commedia del cinema italiano: Il marchese del Grillo. Anche se, anticipa Pavoncello, lo sfondo non sarà la Roma papalina d’inizio Ottocento, “ma il tempo presente, in una prospettiva talvolta anche mistica”. L’idea, come sempre, “è di far trascorrere del tempo piacevole al pubblico, stimolando comunque dei pensieri”.
“Ma tu a chi si fijo”, promossa dalla Comunità ebraica di Roma, si compone di due atti e andrà in scena al Teatro Marconi in vari appuntamenti: giovedì 16 febbraio alle 21 e domenica 19 alle 18, sabato 18 alle 21, e poi di nuovo giovedì 2 marzo alle 21, domenica 5 alle 18 e sabato 4 marzo alle 21. Come già in passato, i proventi dello spettacolo saranno destinati in beneficenza o per attività culturali. “La finalità è sempre quella, oltre alla condivisione del giudaico-romanesco al più ampio pubblico possibile” afferma Pavoncello, anima da quasi quarant’anni della compagnia ‘quasi stabile’ più volte protagonista in contesti non soltanto ebraici. Un impegno declinato in questi termini: “Il giudaico romanesco è, praticamente, la vita che ho sempre vissuto. E che io porto a teatro”.