Assisi e gli ebrei perseguitati,
nuove storie di salvezza

Al tempo delle persecuzioni antiebraiche, nelle case e nei conventi di Assisi si svolse una trama di salvezza particolarmente significativa e toccante. Molto è stato scritto su chi aiutò e chi ne trasse beneficio. Ma c’è ancora tanto da scoprire. Una nuova vicenda, emersa in questi giorni, va proprio in quella direzione. Si tratta di una testimonianza proveniente da una parrocchia del comune toscano di Figline Valdarno: in un documento finora inedito si fa infatti riferimento all’aiuto offerto a una coppia di ebrei (Moszkowicz il cognome del marito, Bram’s quello della moglie) e al loro figlioletto. Lì si trovavano su indicazione di Elia Dalla Costa: l’arcivescovo di Firenze il cui nome è iscritto, da qualche anno, nell’elenco dei “Giusti tra le Nazioni”. Uno dei protagonisti della rete di assistenza clandestina.
Si attesta nel documento: “Venivano da Genova, dove il Cardinale Siri aveva procurato loro i documenti, naturalmente falsificati, li mandai a San Martino Altoreggi, ma ci rimasero poco tempo, perché i tedeschi cominciavano a battere la zona. Rimasero nascosti nel convento delle suore Stimmatine, e venivano aiutati per il vitto dal comitato di liberazione ed in particolare dal Pellari. Poi, muniti di denaro e di lettere commendatizie, rilasciate dalla parrocchia si spostarono verso sud e, dopo varie peripezie raggiunsero Assisi, dove furono accolti in un convento di suore”. Una storia che ha acceso l’attenzione del Museo della Memoria di Assisi. E in particolare di Marina Rosati, che ne è l’ideatrice e curatrice: “È la dimostrazione che la memoria, se coltivata, riaffiora”, la sua riflessione al riguardo. “Ci appelliamo dunque alle Comunità ebraiche, alle varie associazioni dei sopravvissuti, a chiunque conosca questa famiglia e soprattutto eventuali parenti che possano raccontare della loro permanenza in Assisi”.
È possibile contattare il museo scrivendo alla mail: assisimuseodellamemoria@gmail.com

(Nell’immagine: una scolaresca in visita al Museo della Memoria di Assisi)