Unità speciale
Questo è il primo dei quattro sabati chiamati “Shabbatot mejuchadot – Sabati segnalati”; essi iniziano questo Shabbat, che precede il capo mese di Adar, fino allo Shabbat che precede il capo mese di Nissan. Shabbat sheqalim ci ricorda quando, al tempo del Bet ha Miqdash, veniva prelevato da ogni capo famiglia mezzo siclo d’argento, che serviva ad acquistare il necessario per i qorbanot e anche come censimento del popolo. La Torà sancisce fortemente una regola: “He ‘ashir lo jarbé ve ha dal lo iam’it mi machatzit ha shaqel – Il ricco non aumenti e il povero non diminuisca dal mezzo siclo” (30;15). Dato che l’offerta riguardava il kelal Israel – tutto il popolo, non dovevano esserci disparità tra gli offerenti: tutti gli ebrei sono uguali dinnanzi all’Eterno: ricchi e poveri; nessuno doveva sentirsi inferiore a suo fratello. Ogni ebreo è paragonabile a mezzo siclo; ossia non è completo, se non ha vicino a lui un’altra metà, in modo da raggiungere l’unità, la completezza. Questo simboleggia la condizione del popolo ebraico, che non ha alcun valore se non è coeso e compatto nella sua unità e peculiarità.
Esso non ha alcun valore se è disunito e non responsabile dell’altro. In previsione della festa di Purim prima e di quella di Pesach dopo, festività che simboleggiano la lotta del nostro popolo contro le persecuzioni e i tentativi di sterminio, abbiamo il dovere di ricordarci quegli eventi, per fare sì che non si ripetano più, grazie proprio alla nostra speciale unità. Shabbat shalom a tutti voi!
Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Venezia
(17 febbraio 2023)