La conferenza internazionale
“Iran, una minaccia per il mondo”

La natura del regime iraniano, il suo attacco alle libertà e ai diritti, è sotto gli occhi di tutti. Ma quello sviluppato da Teheran è un progetto criminale di ancor più ampio respiro e troppo spesso sottovalutato, che riguarda l’intero assetto di valori e conquiste delle società occidentali. È una delle tante prospettive sulle quali inviterà a riflettere la conferenza “Iran e Hezbollah: ideologia, obiettivi, strategia e strategie dei proxies, terrorismo e propaganda in Occidente” in programma nel pomeriggio di domani nella sede di Roma Eventi a piazza della Pillotta, organizzata da Med-Or Leonardo Foundation, Federazione delle Associazioni Italia-Israele, American Jewish Committee e Think Tank Trinità dei Monti. Tre sessioni, a partire dalle 14.30, per parlare di prospettive di cambiamento nell’arena internazionale, diritti umani, ambizione nucleare, terrorismo, la rete criminale di Hezbollah e la sua attività di fundraising, il mandato Unifil nella regione.
“La famiglia delle democrazie è sotto attacco, ed è una sfida da guardare in faccia” le parole di Cristina Franco, presidente dell’associazione Italia-Israele di Savona, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’evento svoltasi quest’oggi nella sala stampa del Senato. Una sfida irta di pericoli e posta all’Occidente da un regime che si caratterizza, ha poi aggiunto Franco, per il suo essere “sanguinario, liberticida e corrotto”. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Marco Scurria, che ha evidenziato come “organizzazioni e Stati criminali siano al lavoro ogni minuto per intraprendere un’offensiva contro il nostro sistema di valori”. Al riguardo Scurria ha poi parlato di “iniziativa particolarmente grave quando l’allora ministro degli Esteri D’Alema incontrò Hezbollah in modo amichevole, immaginando che fosse un possibile interlocutore”. Hezbollah, il suo commento, “è un’organizzazione terroristica” e l’Iran “un faro dell’oscurità”.
Quella all’Europa – il pensiero di Giulio Terzi di Sant’Agata, senatore ed ex ministro degli Esteri – “è una minaccia terroristica non soltanto individuale, ma ormai una minaccia militare massiccia”. Per contrastarla, ha esortato, “è fondamentale che i Guardiani della Rivoluzione ed Hezbollah siano inseriti nella lista dei gruppi del terrore: bisogna pretendere che l’Unione Europea lo faccia”. L’idea, ha poi affermato Lisa Billig, rappresentante Ajc in Italia e presso la Santa Sede, “è che siamo tutti coinvolti, non soltanto Israele: bisogna che ce ne rendiamo conto al più presto”. Una sfida ulteriore, tra tante: “Aiutare il popolo iraniano a liberarsi, anche in quanto rappresentante di una grande civiltà della storia incatenata da questo regime”. Ad intervenire sono stati inoltre Benedetta Buttiglione, consulente per le Politiche dell’UE presso l’AJC Transatlantic Institute; Sarit Zehavi, esperta di Libano e fondatrice dall’Alma Center nel Nord di Israele; il Consigliere regionale ligure Angelo Vaccarezza, promotore di un ordine del giorno che ha portato al riconoscimento di Hezbollah nella sua natura di organizzazione terroristica.