Children’s Book Fair
Otto marzo, le donne protagoniste
“Women donne femmes frauen 女性 mujeres wanawake نساء…”
Non poteva mancare, a questa sessantesima edizione della Bologna Children’s Book Fair che ha l’otto di marzo come terzo giorno di apertura, una mostra a tema, intitolata “Women donne femmes frauen 女性 mujeres wanawake نساء….”. Curata dall’Accademia Drosselmeier insieme alla Cooperativa Giannino Stoppani e disponibile anche online, raccoglie una selezione di titoli scelti fra quella che è una vera e propria tendenza dell’editoria per bambini e ragazzi. Prodotta grazie anche al supporto di PublisHer, il network nato nel 2019 per promuovere la parità di genere nell’industria editoriale – tra i vari panel organizzati in fiera un dibattito sulle donne impegnate nei mercati editoriali emergenti – la mostra espone più di cento albi illustrati dedicati a figure eccellenti che si siano distinte nelle loro battaglie per i diritti o per il loro ruolo nell’arte, nella scienza, nello sport, nella musica, nella moda, nella scrittura e nella promozione della lettura.
Una carrellata impressionante di libri forti, destinati a far crescere piccoli lettori consapevoli: da Malala a Sofia Valdez, dalla storia delle suffragette ad albi intitolati “Voci ribelli”, “Cittadine!”, dedicato al diritto di voto alle donne, o “Libere e sovrane”, si arriva poi alla “Amazing Women of the Middle East”, e alla storia di Ruth Bader Ginsburg e al volume di Maria Teresa Milano e Valentina Merzi dedicato a “Le indomabili donne della Bibbia”. Accanto si vedono “Osnat and her Dove”, storia della prima donna rabbino, per proseguire con la sezione dedicata alle scienze, dove spiccano Hedy Lamar e tante altre scienziate. Libri dedicati a giornaliste, scrittrici, fotografe, da Tina Modotti a Vivian Maier, ma anche artiste, dall’immancabile Frida Kahlo a grandi donne protagoniste della danza, con Pina Bausch, della musica, da Joni Mitchell a Maria Callas, sensa dimenticare lo sport, fra giocatrici di rugby e Alfonsina Strada. Non resta che farsi ispirare e ricordare sia a noi stessi che ai giovani lettori come non sia questione di un giorno all’anno, ma che oramai usiamo dire “io l’8 di marzo, lotto di aprile, lotto di maggio…”. Buon otto marzo, buone letture!
Ada Treves social @ada3ves