“Giusti, ricerca che non finisce mai”
“Quale è la missione che ci guida? Fare conoscere ovunque la bellezza della persona buona come raccontava la filosofa Agnes Heller e valorizzare ovunque le storie delle donne e degli uomini giusti che fanno barriera all’odio, ai genocidi e a tutte le persecuzioni. È una ricerca che non finisce mai ed educa i giovani e la nostra società alla possibilità che ha ciascuno di noi di scegliere e di diventare portatore e messaggero di pace, di amicizia, di democrazia”.
Così Gabriele Nissim, il presidente di Gariwo, nel prendere la parola al convegno “Costruire democrazia nel nostro tempo, contrastare discriminazioni, persecuzioni e discorsi d’odio” svoltosi in Senato nell’occasione della Giornata Europea dei Giusti.
L’incontro, organizzato dal senatore Francesco Verducci, ha visto numerosi interventi. “La costruzione della democrazia è un compito che non finisce mai, perché sempre di nuovo si pone il problema della partecipazione dei cittadini, della serietà e credibilità della politica, della tutela e diffusione dei diritti individuali e collettivi” la riflessione della senatrice a vita Liliana Segre, di cui è stato letto un messaggio. Segre ha anche evidenziato: “Nella scorsa legislatura ho promosso e presieduto una Commissione speciale contro i discorsi d’odio e la violenza verbale e infine fisica. Anche in questa legislatura il Senato ha rinnovato la Commissione, spero anzi che questa venga costituita presto e riprenda quanto prima i lavori”. Perché, la puntualizzazione di Segre, “c’è ancora tanto da fare”.
Ad intervenire in presenza, tra gli altri, l’ambasciatrice armena Tsovinar Hambardzumyan, la storica Anna Foa, la pedagogista Milena Santerini, il senatore Lucio Romano, il dirigente della Farnesina Antonio Enrico Bartoli. Agli organizzatori l’apprezzamento inoltre, via videomessaggio, del commissario europeo Paolo Gentiloni, di Jozef Wancer della Fondazione Auschwitz, del Commissario per i diritti umani del parlamento ucraino Dmytro Lubinets.
Moderatrice del convegno è stata Martina Landi, responsabile coordinamento Fondazione Gariwo.