Donna in musica, il segno dell’identità
Un nuovo appuntamento con l’Ensemble da Camera del Centro Ebraico Il Pitigliani, che ha proposto ieri un concerto attorno al tema “La donna in musica” sotto la direzione del Maestro Eduardo Hubert. L’iniziativa, in collaborazione con l’associazione Suoniamo Insieme per Alisa e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Roma, ha visto l’esecuzione di brani di quattro compositrici (Clara Schumann, Fany Mendelssohn, Alma Mahler e Poline Viardot) e due compositori (Robert Schumann e Ariel Ramirez). “Piccoli capolavori”, così li ha definiti Hubert, che hanno allietato il pubblico presente in sala. Così come “due piccole gemme” di Lili Boulanger e altri “due piccoli gioielli” di Fany Hensel. E per finire una Sonata in tre tempi di Rebecca Clarke.
Coinvolti nell’Ensemble giovani musicisti dai 14 ai 25 anni, protagonisti all’interno di un programma di concerti volto a far conoscere brani di alcuni compositori e musicisti ebrei (anche contemporanei). “È bello e gratificante lavorare con giovani di talento intenzionati a costruire dei ponti attraverso la loro opera” raccontava Hubert nel dare avvio alla fase concertistica di questo progetto, nei giorni dell’ultima festa di Chanukkah. Per poi aggiungere: “Quello del Pitigliani è un progetto con valori educativi forti. Al giorno d’oggi, d’altronde, c’è un gran bisogno di conoscenza e di incontro. E la musica può essere il veicolo giusto”