Tesori d’identità, luce sul Meor Einayim
Il Meor Einayim di Rabbi Azarya de’ Rossi, scritto nel Cinquecento, è la prima opera rabbinica di impostazione critica. Un testo di grande importanza storica sul quale si soffermerà il secondo appuntamento del ciclo “Scrivi questo ricordo nel Libro” promosso dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia e dall’UCEI nella sede della Biblioteca Nazionale dell’ebraismo italiano Tullia Zevi. A parlarne, martedì 21 marzo alle 18, il coordinatore del Collegio Rabbinico Italiano rav Benedetto Carucci Viterbi.
Il ciclo di incontri, curato da Giorgio Segrè e rav Gianfranco Di Segni, ha l’obiettivo “di valorizzare vere e proprie gemme di cui siamo custodi” in una serie di appuntamenti periodici con possibilità di fruizione sia in presenza che online. Ad inaugurare “Scrivi questo ricordo nel Libro” era stato in febbraio rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, con un intervento sulle opere usate al tempo dei ghetti per aggirare il divieto di possedere il Talmud.
Sarà possibile partecipare in presenza scrivendo a fondazione@beniculturaliebraici.it
L’incontro sarà trasmesso anche in diretta dalla pagina Facebook e sul canale Youtube della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e sulla webtv UCEI.