Museo della Shoah di Roma,
lo stanziamento del governo

Il Consiglio dei ministri ha stanziato dieci milioni di euro per la realizzazione di un Museo della Shoah a Roma. Con quest’atto, riporta il Corriere, va a riaprirsi “formalmente la pratica” e “la parola passa anche all’amministrazione capitolina” per l’intero comparto della sua attuazione burocratica e urbanistica. Del tema si occupano vari giornali. Per La Stampa si tratta di “una storia che ormai ha vent’anni” e che sembra ora “finalmente a una svolta”. Repubblica, nelle sue pagine romane, sottolinea come “a premere sull’acceleratore, intestandosi l’impresa” sia stato il ministro della Cultura Sangiuliano (da cui è arrivato ieri l’annuncio).
Tra quanti hanno commentato con soddisfazione quanto avvenuto la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e l’architetto Luca Zevi, autore del progetto a Villa Torlonia. “I rendering esistono da tempo”, scrive al riguardo il Corriere. “Una scatola nera di otto piani, di cui quattro interrati, con tutti i nomi delle vittime italiane”.

Il Foglio, in un editoriale, torna sulla complessa situazione politica e sociale d’Israele: “Si può essere favorevoli o contrari alle riforme giudiziarie proposte, ma non c’è dubbio che esse costituiscono un tentativo di cambiare la società israeliana. E lo Stato ebraico, creatura fragile e da irrigare in un ambiente ostile, ha bisogno di tutte le cure possibili per evitare una lacerazione a dir poco onerosa”.

Il Corriere presenta ‘Il castello degli scrittori’ di Uwe Neumahr (in uscita in Italia con Marsilio). Ad essere ricostruito, tra le sue pagine, “lo straordinario microcosmo che vide insieme profughi e sopravvissuti alla Shoah, celebri romanzieri, veterani e reporter di guerra, avventuriere, comunisti militanti duri e puri e grandi inviati delle maggiori testate americane” coprire il processo di Norimberga ai leader del nazismo.

Su Repubblica Furio Colombo commenta così alcune recenti vicende: “Nel disastro libico intravediamo finalmente con una certa chiarezza l’immagine del mercante di esseri umani condannato dal papa. Pensate che per depistarci a dovere avevano persino detto (questa stessa gente che adesso governa da destra) che scafisti e mercanti di esseri umani erano organizzati e mandati da Soros, finanziere ungherese, fondatore di una grande università libera, prontamente cacciato dall’amico fraterno di Giorgia Meloni, il sovranista Orbán e – perché ebreo, continuamente accusato di commercio di esseri umani, le stesse accuse di Goebbels”.

Sul Venerdì una recensione alla raccolta ‘Essere altrove. Scritti sull’ebraismo’ (Neri Pozza) di Emilio Jona. La prosa dell’intellettuale piemontese, nei suoi articoli per HaKeillah, “resta un modello di grande concretezza e di laica limpidezza, tramite di una saggistica sempre suffragata da una bibliografia di prima mano”.

Repubblica Roma racconta di un incontro al liceo Kennedy sulla figura di Pacifico Di Consiglio, il leggendario Moretto, con Maurizio Molinari. Un combattente per la libertà, si dice del Moretto, “tra sotterfugi e menzogne, lottando quasi da solo contro ogni sopraffazione”.

Adam Smulevich

(17 marzo 2023)