Due ragazzi, due città, due storie

È con un’illustrazione di Alice Barbieri tratta da La finestra del Re di polvere – uno dei due volumi di Orecchio Acerbo cui abbiamo dedicato la rubrica sui libri – che si apre l’ultimo numero di DafDaf, in distribuzione in questi giorni.
Raccontano le vicende di “Due ragazzi, poco più che bambini. Due città, tra di loro lontane e molto diverse. Due storie che potrebbero essere terribili e che invece riescono a contenere un poco di magia. Henio vive a Lublino, Emanuele è di Roma”.
Buona lettura!

a.t. social @ada3ves


Due ragazzi, poco più che bambini.
Due città, tra di loro lontane e molto diverse.
Due storie che potrebbero essere terribili e che invece riescono a contenere un poco di magia.
Henio vive a Lublino, Emanuele è di Roma.
Una cosa hanno in comune: sono ebrei, e a un certo punto si trovano a dover scappare, nascondersi.
Un’altra cosa che hanno in comune è che le loro storie sono raccontate – in due libri diversi – dalla stessa casa editrice, una casa editrice che i lettori di DafDaf conoscono bene.
Sia Il bambino del tram, di Fausta Orecchio e Isabella Labate che La finestra del Re di polvere, scritto da Pierdomenico Baccalario e illustrato da Alice Barberini, sono pubblicati da Orecchio acerbo, la casa editrice di Roma che deve il proprio nome a una filastrocca di Gianni Rodari.
Il rifugio di Henio è una soffitta affacciata sui tetti, le voci dei soldati tedeschi arrivano sino alle finestre degli abbaini. Emanuele è su un tram che per tre giorni si nasconde dai rastrellamenti, mentre i tedeschi danno la caccia agli abitanti del ghetto di Roma.
Accanto a loro un amico e una intera squadra di tramvieri. Due storie da leggere in punta di piedi, quasi trattenendo il fiato.