Il numero uno della Fifa in Israele
“Il calcio unisce le persone”

Nella sua prima visita in Israele, nell’ottobre del 2021, il presidente della Fifa Gianni Infantino si era posto degli interrogativi destinati a una vasta eco mediatica: “Perché non sognare una Coppa del Mondo in Israele e nei Paesi vicini? Con gli Accordi di Abramo, perché non organizzarli qui assieme agli altri Paesi del Medio Oriente e i palestinesi?”. Difficilmente ciò sarà possibile a breve, ma la suggestione comunque resta nell’aria. Ed è possibile, anzi molto probabile, che l’argomento torni sul tavolo della prossima missione del numero uno del calcio mondiale a Gerusalemme.
Infantino è atteso nuovamente a breve. A darne l’annuncio è stato lo stesso presidente della Fifa dopo un incontro con il presidente della Federazione israeliana Shino Moshe Zuares a Parigi. “Non vedo l’ora di avere l’opportunità di viaggiare in Israele per vedere quanta strada hanno fatto dalla mia precedente visita” le parole con cui è stata data notizia di questa nuova occasione d’incontro, che si terrà nel mese di maggio. Il calcio, ha poi aggiunto Infantino, “ha la capacità di riunire persone e comunità: la Federazione israeliana, in questo senso, ha lavorato instancabilmente per offrire a tutti l’opportunità di praticare questo sport”. Entusiasta Zuares, che ha commentato: “Saremo in grado di mostrargli cosa abbiamo fatto, come stiamo migliorando e cosa costruiremo in futuro. Apprezzo molto che venga in visita in Israele. E soprattutto apprezzo il modo in cui si è posto rispetto alle nostre esigenze. Per noi questo supporto è molto importante, perché vogliamo vedere un miglioramento immediato per il calcio israeliano”. Accanto a Infantino ci sarà tra gli altri Arsene Wenger, storico allenatore dell’Arsenal e oggi dirigente Fifa con l’incarico di seguire lo sviluppo del calcio a livello globale.
Nell’occasione della visita terrà alcuni seminari per allenatori, per aiutarli a crescere nella consapevolezza e nei metodi di gioco. Un patrimonio di cui il calcio israeliano ha urgente bisogno. La classifica della Fifa pone infatti la nazionale d’Israele al 76esimo posto della graduatoria generale, tra Oman e Uzbekistan. C’è ancora molta strada da fare, insomma, per stare davvero “sulla mappa”. Ma le premesse per lasciare un segno sembrano finalmente incoraggianti.