Un defibrillatore salva la vitail progetto nell’Italia ebraica

Da ora il Tempio Or Yehuda di Roma si aggiunge ai luoghi ebraici italiani che hanno a disposizione un defibrillatore. Questo grazie al progetto “Datti una mossa dagli una scossa” realizzato dall’Associazione Amici di Magen David Adom Italia ETS con il contributo dei fondi della raccolta Otto per mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “Sappiamo che i defibrillatori sono strumenti importantissimi. Intervenire nei primi minuti in casi di aritmia può salvare la vita al paziente”, spiega a Pagine Ebraiche il medico Cesare Efrati, presente all’inaugurazione del nuovo defibrillatore al Tempio Or Yehuda. L’impegno del Magen David Adom è importante, aggiunge, perché contribuisce a realizzare “presidi a disposizione di tutta la cittadinanza. Il 118 viene infatti informato della presenza dei defibrillatori in modo da poterli adoperare in caso di necessità”. In diverse sinagoghe e Comunità ebraiche italiane è stato fatto lo stesso, con l’obiettivo di costruire di una vera e propria rete in cui è possibile trovare questi indispensabili apparecchi salvavita. All’inaugurazione al Tempio Or Yehuda era presenta anche l’assessore UCEI Davide Jona Falco e la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.
Il progetto, rileva ancora Efrati, rappresenta una delle iniziative degli Amici del Magen David Adom. “Sono impegnati anche nel promuovere raccolte fondi a favore del Magen David Adom in Israele. Il ruolo di questo servizio è essenziale perché dà assistenza a migliaia di persone”. Si tratta di una realtà che rappresenta un modello nell’intervento di emergenza. “Fanno corsi di formazione in molti paesi: in Italia ad esempio è stato fatto all’Università Tor Vergata. Ma sono anche impegnati nei soccorsi in diverse aree del mondo. In Turchia ad esempio ha mandato delle sue squadre per il terremoto”. Un impegno da tenere a mente, rileva Efrati, “quanto si tratta di portare avanti nelle nostre Comunità raccolte benefiche”.