“Fascismo, la destra italiana
faccia i conti con la storia”

“Meloni e La Russa dicano la verità, l’Italia stava dalla parte sbagliata, non abbiano paura. Ammettano le colpe del fascismo, facciano finalmente i conti con la storia, almeno finché noi pochi sopravvissuti saremo ancora in vita”. A chiederlo, in una intervista con La Stampa, è la Testimone della Shoah Tatiana Bucci. Il 18 aprile lei e la sorella Andra accompagneranno Mattarella in visita ad Auschwitz (dove furono entrambe deportate, sopravvivendo alla selezione di Mengele perché scambiate per gemelle). L’invito, giunto dal Quirinale, “ci fa molto piacere: essere con il presidente in quel luogo è veramente una cosa significativa”.

Repubblica illustra i programmi delle più alte cariche dello Stato per il 25 Aprile. Per quanto riguarda Giorgia Meloni, al momento vi sarebbe “solo una commemorazione” nella sua agenda. In questo senso, si legge, la la Festa della Liberazione rappresenterebbe “una sorta di prova del nove”. Anche perché, viene evidenziato, “di errori marchiani sull’antifascismo (parola mai pronunciata) ce ne sono stati più di uno”. Sostiene Ezio Mauro, in un editoriale su destra italiana ed eredità di quel passato, che “non basta dirsi conservatori, come se la parola fosse un abracadabra che spalanca le caverne spiegando e risolvendo da sola tutto, la fiamma, Almirante, l’agnosticismo sulla Marcia su Roma, la venerazione domestica del duce bronzeo”.

Israele avrà una sua guardia nazionale. Ad esprimersi a favore il Consiglio dei ministri svoltosi nella giornata di ieri, che ha così avallato un’istanza del leader del partito di estrema destra Otzmah Yehudit e ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir. Il via libera a questa iniziativa è arrivato “nonostante le proteste e i dubbi espressi anche da alcuni ministri” (Repubblica).
Il Fatto Quotidiano propone un approfondimento di Mediapart su Kiryat Arba, insediamento israeliano che viene presentato come “il laboratorio del sionismo suprematista”. Mentre in un altro articolo si parla di Israele come di un Paese “non più sicuro” per i cristiani. Di Israele scrive anche Gabriele Segre, direttore della Fondazione Vittorio Dan Segre. La sua opinione, espressa su Domani, è che “il sentimento di catastrofe dei manifestanti” rappresenti “l’occasione per cambiare”.

Vertice di governo, nella giornata di domani, attorno a un piano in nove punti con l’obiettivo di “contrastare gli arrivi di centinaia di migliaia di migranti previsti per i prossimi mesi, ma anche per coinvolgere subito alcuni Paesi europei nella gestione dei flussi, sostenere quelli in difficoltà nel Nord Africa e rinforzare gli accordi già esistenti con altri partner” (Corriere). Sono stati intanto diffusi i numeri sul primo quarto del 2023 stilati dal progetto Missing Migrants. Dall’inizio dell’anno, fra morti e dispersi, “sono 441 le vittime di naufragi di migranti nel Mediterraneo centrale”. Quarantasei di loro erano bambini.

Boom di consensi per l’estrema destra alle elezioni finlandesi. Le prime osservazioni di analisti e commentatori, riporta tra gli altri il Corriere, “sembrano indicare un modello Stoccolma” nel futuro di Helsinki. Si ricorda infatti, restando in questa regione d’Europa, che a settembre “i Democratici Svedesi, formazione sovranista erede dei neonazisti, hanno sfilato il governo dalle mani della socialdemocratica Magdalena Andersson formando un governo di coalizione con i Moderati”.

Adam Smulevich

(3 aprile 2023)