DafDaf, nuove collaborazioni

Una piccola anomalia apre il numero 139 di DafDaf: l’illustrazione della copertina è la copertina di un altro giornale per giovani lettori, Lo Spunk, disegnata da Martina Brigandì. Come raccontiamo nelle prime pagine “Lo Spunk è, secondo Pippi Calzelunghe, quella cosa di cui si ha voglia quando si ha voglia di qualcosa ma non si sa cos’è. Spunk non vuol dire nulla. Spunk vuol dire tutto. Spunk, poi, è anche il nome di un amico: un giornale delle bambine
e dei bambini”, con cui, come abbiamo annunciato nelle scorse settimane, abbiamo avviato una nuova collaborazione. Diretto da Milena Monti, con cui abbiamo presentato il progetto anche durante un’intervista a emmerreci radio, Lo Spunk è sostenuto dalla casa editrice Bacchilega, e dal prossimo mese le due testate condivideranno alcuni materiali, mantenendo sempre aperto il confronto su come offrire il meglio ai rispettivi lettori.
A seguire una nuova rubrica curata da Daniel Reichel che in Populari beIsrael racconterà ogni mese qualcosa di tipicamente israeliano e in questo numero scrive: “Per chi è stato bambino in Israele c’è un prodotto che non può non aver provato almeno una volta. Lo Shoko. Soprattutto BeSakit. Ovvero il latte al cioccolato venduto in piccole buste di plastica (sakit).
Ogni giorno migliaia di bambini lo hanno bevuto e ancora oggi lo bevono a casa, per strada, a scuola, nei campi estivi. In questi ultimi – kaitanot in ebraico – non di rado capitava di vedere gli animatori portare in grandi sacchi neri decine di Shoko BeSakit.
E i bambini lo aprivano nell’unico modo possibile, non avendo forbici a disposizione: con i denti”.
Una maratona unica al mondo, che si corre nella depressione più profonda della Terra, circondati da un deserto arido e suggestivo e lambendo acque con una salinità da primato è al centro delle pagine dedicate allo sport, in cui Adam Smulevich racconta della Maratona del Mar Morto, che è considerata una sorta di antipasto rispetto a un’altra corsa sempre più internazionale. La Maratona di Gerusalemme, infatti, ogni mese di marzo richiama un gran numero di podisti in Israele (all’incirca 10mila), con un passaggio anche all’interno delle strade della Città Vecchia. Un’ottima scusa per ricordare ai giovani lettori che il nome corretto sarebbe “corsa di maratona”, una gara che si disputa sulla distanza di 42,195 km, la cui origine è legata alla storia della battaglia di Maratona quando nel 490 AEV l’esercito persiano, sbarcato sulla costa greca per una spedizione contro Atene, si attestò a Maratona…
A chiudere il giornale la rubrica di Claudia De Benedetti, “in cucina”, che – come abbiamo anticipato – presenta le ricette per Pesach, la festa per eccellenza, in cui esercitare la fantasia e inventare ogni anno piatti nuovi e diversi.
Buona lettura, e hag Pesach Sameach.

Ada Treves social @ada3ves