“I nostri nemici saranno abbattuti”
Nessun proiettile è stato rinvenuto sul corpo di Alessandro Parini, sottoposto nelle scorse ore a una tac: a rilevarlo l’Istituto di medicina legale di Abu Kabir. Non è ancora certo se sarà effettuata un’autopsia, mentre le autorità locali continuano a investigare sul movente terroristico. In una dichiarazione alla stampa il portavoce della polizia ha spiegato che sia la polizia stessa che lo Shin Bet stanno trattando il caso come “un attacco terroristico”, pur non potendo aggiungere ulteriori dettagli. “Toccante la solidarietà spontanea degli israeliani. Lo sdegno per il terrorismo era associato a una profonda commozione” le parole di Sergio Barbanti, l’ambasciatore d’Italia in Israele, che si è recato nel luogo dove l’avvocato romano ha perso la vita e dove da allora moltissimi israeliani stanno sostando in raccoglimento e solidarietà. Dispiegata sul prato una distesa di fiori, candele e messaggi. In un Paese sotto attacco da molteplici fronti – al Nord con razzi di provenienza libanese, al Sud da Gaza – oggi sarà anche il giorno di uno straziante funerale: quello delle sorelle Maia e Rina Dee, con doppia cittadinanza israeliana e britannica, uccise in Cisgiordania da un terrorista palestinese che ha esploso contro di loro alcuni colpi di arma da fuoco. Gravemente ferita la madre delle sorelle, rispettivamente di 20 e 15 anni. “Abbatteremo i nostri nemici, che pagheranno un prezzo pesante” le dichiarazioni del premier Benjamin Netanyahu nell’aprire l’ultima riunione del gabinetto di sicurezza, convocata giovedì sera in ragione dei ripetuti attacchi missilistici contro obiettivi israeliani. Secondo il Primo ministro, “il dibattito interno in Israele non ci impedirà di agire contro di loro ovunque e ogni volta che sarà necessario: tutti noi, senza eccezioni, siamo uniti su questo”. Resta alta la tensione anche nell’area della Spianata delle Moschee-Monte del Tempio, con centinaia di persone barricate nella moschea di Al-Aqsa.