Il Pentagono e i file rubati,
in arresto un giovane estremista

È in stato d’arresto la presunta talpa del Pentagono. Si tratterebbe del 21enne Jack Teixeira, fermato ieri dall’Fbi. Nel tratteggiarne il profilo di giovane estremista Repubblica mette in evidenza come le minacce più gravi per la sicurezza nazionale arrivino ancora una volta “dagli ambienti del patriottismo deviato di destra, fanatico di armi, religione malintesa, ostilità allo Stato”. Numerosi gli indizi disseminati da Teixeira. In un video scovato sul web, riporta ad esempio La Stampa, lo si vede sparare dei colpi al poligono di tiro “dopo aver scaricato” una serie di insulti razziali e antisemiti. “Le spie americane da Israele al Canada: nei leaks la mappa dello scontro globale”: è il titolo di un’analisi del quotidiano, che si sofferma sui diversi scenari aperti dalle rivelazioni diffuse in rete e circolate in tutto il mondo. Con l’attenzione degli Usa apparentemente rivolta anche all’opposizione “mostrata dal Mossad e dall’opinione pubblica sulle riforme volute da Netanyahu”.

In lizza al prossimo Festival di Cannes ci sarà anche Marco Bellocchio, con il suo nuovo film Rapito sulla storia del piccolo Edgardo Mortara. Sottolinea il Corriere che il regista “ha cambiato il titolo in corsa (fino a poco fa era La conversione): ora è più diretto e si chiariscono le cose, così come andarono nella Roma del 1858, quando un bambino ebreo di sette anni, Edgardo Mortara, allontanato dalla sua famiglia d’origine, fu rapito dallo Stato Pontificio e fatto convertire”.

La Stampa dà appuntamento a Torino, lunedì prossimo alle 18 al Polo del ‘900, per il primo incontro del progetto sviluppato da UCEI e Meis “Articolo 3-Diversi tra uguali”. Nel 75esimo anniversario della Costituzione, l’iniziativa (presentata di recente nella sede della Corte costituzionale) si aprirà con una riflessione sul tema “Uguaglianza: diritto e giustizia”. Cercando una risposta, tra le altre, a domande come le seguenti: “Che cosa è l’uguaglianza? In che modo il principio sancito dall’art. 3 della Costituzione può orientare le scelte che il Paese è chiamato a fare? Che punti di contatto ci sono con la prospettiva ebraica?”.

Il Corriere ricorda il significato del cosiddetto “armadio della vergogna” per l’Italia e per la sofferta elaborazione del suo passato nazifascista. Ad essere rinvenuti furono un totale di 695 dossier e un registro contenente 2.274 notizie di reato. Di quei documenti scottanti “era stata decisa nel 1960 la ‘provvisoria archiviazione’, un provvedimento abnorme che di fatto aveva portato all’insabbiamento delle indagini su eccidi nel corso dei quali erano state assassinate circa 15 mila persone”.

Negli scorsi giorni è morto all’età di 75 anni Meir Shalev, grande protagonista della letteratura israeliana e di un pezzo di storia del Paese. “Ha raccontato con ironia la rinascita del popolo ebraico”, ha scritto di lui la Stampa. Il Corriere, nel salutarlo, ha parlato di “etica ruvida del pioniere”.

“Israele non è perfetto, lo sappiamo, ma resta un esempio per il Medio Oriente”. Così il direttore del Foglio Claudio Cerasa, nell’aderire a un’istanza di Arsen Ostrovsky (International Legal Forum) e Barbara Pontecorvo (Solomon Osservatorio sulle Discriminazioni) affinché la funzionaria dell’Onu Francesca Albanese sia allontanata dall’incarico di referente per la situazione dei diritti umani nei territori palestinesi a causa delle sue “esternazioni di stampo antiebraico”. 

Ampia partecipazione ai funerali di Alessandro Parini, l’avvocato romano ucciso nell’attentato di Tel Aviv. Per il Tempo “l’anima della celebrazione sono stati senza dubbio i tanti amici e colleghi che, tra le lacrime, si sono stretti alla famiglia ricordando il giovane scomparso in circostanze tragiche”.

Nell’edizione di ieri un’ampia recensione del Corriere al saggio Trento 1475 (ed. Giuntina) di Ronnie Po-chia Hsia, dedicato al “martirio inventato” di Simonino.

Adam Smulevich

(14 aprile 2023)