Gli 80 anni di Giorgio Sacerdoti
“Accademia e istituzioni,
un contributo poliedrico”

L’Università Bocconi ha di recente organizzato un incontro per festeggiare gli ottanta anni di Giorgio Sacerdoti, insigne giurista, professore emerito del prestigioso ateneo e attuale presidente della Fondazione CDEC di Milano. Dal rettore Francesco Billari all’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, della senatrice a vita Liliana Segre al direttore del CDEC Gadi Luzzatto Voghera. E ancora, tra gli altri, Piergaetano Marchetti e Nerina Boschiero. Tante e diverse voci a ripercorrere una lunga vita d’impegno nelle istituzioni italiane e internazionali e all’interno del mondo ebraico, ricostruite da poco anche tra le pagine del volume “Diritto ed ebraismo. Italia, Europa. Israele” edito dal Mulino che raccoglie una serie qualificata di interventi dal 1960 ad oggi.
“Una figura poliedrica tra accademia, impegno civile e organizzazioni internazionali” l’omaggio della Bocconi, dove ha insegnato Diritto internazionale ed europeo. Numerosi i traguardi conseguiti nel corso di una carriera ad altissimi livelli. Nel 1995, è stato ad esempio ricordato, è diventato vicepresidente del Comitato dell’OCSE sulla corruzione nel commercio internazionale e poi presidente del Comitato di redazione della Convenzione OCSE anti-corruzione del 1997. A partire dal 2001 e fino al 2009 è stato poi membro del massimo tribunale del commercio internazionale, l’Appellate Body della Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) a Ginevra, di cui è stato eletto presidente nel 2006-2007. In questa veste Sacerdoti è stato chiamato a decidere controversie fondamentali tra Stati “in materia di commercio, ambiente e sviluppo”. Successivamente e ancora oggi, evidenzia la Bocconi in un affettuoso ritratto sul proprio sito, “è spesso chiamato ad arbitrare controversie internazionali tra investitori esteri e Stati presso il centro arbitrale della Banca Mondiale a Washington”. Decisioni che molto spesso “hanno fatto giurisprudenza”.
Non si può però parlare di Sacerdoti “senza ricordarne l’impegno civile per la libertà religiosa e la tutela delle minoranze”, sottolinea ancora la Bocconi in questo significativo anniversario. In particolare quando “a metà degli anni 1980 l’Italia volle superare il Concordato del 1929, abolendo la religione di Stato e mettendo quindi tutte le fedi sullo stesso piano, Sacerdoti fu il presidente della Commissione giuridica che negoziò con il governo per l’Unione delle Comunità ebraiche l’intesa che disciplina lo status dell’ebraismo in Italia ai sensi dell’art.8 della Costituzione”.