“Funzionari Onu inadeguati,
auspichiamo la loro rimozione”
I tre membri nominati della Commissione internazionale d’inchiesta per le indagini nei “Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est” e in Israele (che, di per sé, rappresenta un unicum vergognoso nella storia delle organizzazioni internazionali), Navy Pillay, Chris Sidoti e Miloon Kothari “hanno espresso posizioni antisemite e forti pregiudizi nei confronti di Israele”. Si tratta di funzionari per questo “assolutamente non qualificati e quindi incapaci di adempiere al mandato del COI secondo le regole obbligatorie delle Nazioni Unite”. È quanto scrivono la Federazione delle Associazioni Italia Israele, e l’American Jewish Committee in Italia in una lettera inviata ai vertici delle Nazioni Unite in cui si chiede la rimozione dei tre membri della Commissione citata per la loro “inadeguatezza”. Stesso verdetto, scrivono le due organizzazioni, “dovrebbe essere emesso nei confronti di Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, la cui mancanza di obiettività, neutralità e imparzialità è palese”. A riguardo, nella lettera si ricorda come Albanese nel 2014 abbia descritto “gli Stati Uniti e l’Europa come ‘dominati dalla lobby ebraica’, un’antica ma sempre oscena accusa antisemita”. “La sua retorica sulla lobby israeliana motivata dall'”avidità” è palese”, denunciano la Federazione delle Associazioni Italia Israele e Ajc Italia.
In merito a Navy Pillay invece, che guida la Commissione internazionale d’inchiesta per le indagini nei “Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est”, si denuncia come sia “arrivata a chiedere che a Israele venga impedito di utilizzare l’Iron Dome per proteggere la popolazione dal lancio di razzi”. Il suo collega Khotari invece, si legge, “ha più volte dichiarato che i social media sono nelle mani di ‘lobby ebraiche’ e ha messo in dubbio il diritto stesso di Israele di essere uno Stato membro delle Nazioni Unite”.
Per quanto riguarda Sidoti viene fatto presente che il membro della Commissione “si riferisce sempre agli attacchi terroristici che colpiscono gli israeliani come ‘resistenza’. Non identifica mai le uccisioni di cittadini israeliani innocenti come attacchi terroristici”.
“Nessuno di questi funzionari delle Nazioni Unite parla mai delle aggressioni di Hamas o dell’oppressione di Hamas sulla popolazione palestinese. La loro retorica sottolinea solo la parzialità nei confronti di Israele e non può che provocare odio e ulteriore violenza”, l’allarme dei firmatari della lettera che chiede la rimozione di queste persone dai rispettivi incarichi.