La cerimonia per Yom HaZikaron
“Solidarietà e unità indispensabili”

“So che in questi giorni l’altissima tensione nella società israeliana sta minacciando anche la nostra capacità di essere in lutto insieme e di dare alle famiglie dei caduti il tipo di solidarietà che meritano. I nostri leader politici non sempre riescono a promuovere l’ambiente politico necessario a lasciare spazio a tale solidarietà. Eppure, forse quelli appelli che arrivano dalle famiglie, quella paura che abbiamo di minare anche questa solidarietà tanto indispensabile, tanto necessaria con le famiglie che hanno pagato il prezzo più alto possibile…forse troveranno un orecchio attento, un cuore aperto. Forse potrebbe portarci a una ricerca interiore e a uno sforzo comune per trovare compromessi”.
Così l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, durante la cerimonia per Yom Ha Zikaron organizzata dall’ambasciata insieme alla Comunità ebraica di Roma.
L’intervento conclusivo di un’iniziativa segnata da momenti di grande intensità emotiva, apertasi con la recitazione dell’Izkhor da parte dell’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede Raphael Schutz, proseguita con la lettura di alcuni salmi da parte del rabbino capo rav Riccardo Di Segni e con la condivisione dell’ordine del giorno scritto dal Capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi da parte dell’addetto militare Liad Zak. Sul palco, introdotti dalla consigliera per gli Affari Pubblici dell’ambasciata Smadar Shapira, sono poi salite la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello e quella UCEI Noemi Di Segni. Con un richiamo ciascuna al significato e all’importanza di questo appuntamento, che unisce idealmente Stato d’Israele e realtà della Diaspora.
In evidenza, nel corso della serata, alcune storie di ebrei italiani caduti per Israele nei suoi 75 anni di vita. Tra loro, ricordato con l’accensione di un lume, il giovane romano Angelo Sed morto nel ’79 in un incidente aereo. Un pensiero è andato anche ad Alessandro Parini, l’avvocato (anch’egli romano) rimasto ucciso nel recente attacco terroristico sul lungomare di Tel Aviv. “I terroristi prendono sempre di mira indiscriminatamente persone innocenti” ha ricordato Bar, rinnovando la sua vicinanza ai familiari. Nelle scorse ore il suo nome è stato inserito nel locale memoriale ai caduti per terrorismo. Un atto, ha commentato l’ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti, che “rappresenta un’ulteriore testimonianza della solidarietà e vicinanza di Israele all’Italia”.