Yom HaAtzmaut a Roma
“Contraddizioni e dibattiti
una conferma della nostra vitalità”

Nel momento in cui Israele si trovò a lottare per la propria indipendenza, nei mesi successivi alla nascita della nuova entità nazionale e sotto la minaccia di numerosi eserciti arabi, Mario Piazza O Sed lasciò l’incarico di officiante delle funzioni religiose che ricopriva a Roma per andare a combattere per la difesa del giovanissimo Stato, restando ferito in uno scontro. Tornerà poi a Roma, dove riprenderà la sua funzione rabbinica all’Oratorio di Castro. La sua è una delle molteplici storie su cui si incentrava il video-omaggio ai giovani ebrei romani che lottarono per il diritto ad esistere d’Israele, proiettato in un palazzo d’angolo tra via Catalana e via del Portico d’Ottavia nel corso della serata di festeggiamenti per Yom HaAtzmaut indetta dalla Comunità ebraica.
Un’iniziativa congiunta del Centro di Cultura Ebraica e dell’Archivio Storico, per fare memoria di scelte di vita che hanno coinvolto diversi strati della Comunità. “Israele è una fonte di ispirazione con i suoi successi in campo economico, culturale, scientifico e soprattutto nell’innovazione e high tech. Le contraddizioni e i dibattiti interni al Paese sono una dimostrazione della vitalità di questa nostra democrazia” la riflessione di Alon Bar, l’ambasciatore d’Israele in Italia. “Le relazioni tra i nostri due Paesi – ha poi aggiunto Bar – sono eccellenti, il mio compito è quello di renderle ancora migliori e più profonde”. In precedenza erano intervenuti il rabbino capo rav Riccardo Di Segni e la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. “Settantacinque anni sono una piccola frazione di una storia che ci auguriamo lunghissima”, l’auspicio del rav Di Segni. “C’è una grande emozione nel tornare a riempire di nuovo questa piazza”, ha affermato Dureghello.
Sul palco anche Raffaele Rubin, assessore comunitario ai Giovani, che ha rivolto un ringraziamento ai volontari e a quanti hanno permesso lo svolgimento della serata.