La Tregua, una riflessione in più lingue

L’indicibile esperienza del lager per Primo Levi fu anche e soprattutto esperienza linguistica. Tedesco, polacco, bielorusso, russo, ucraino. Alcune lingue conosciute per via degli studi universitari, altre semplicemente dei suoni diventati negli anni della guerra familiari. Parte da qui il progetto di traduzione e lettura de La tregua di Primo Levi organizzata al Polo del 900 e al Teatro Carignano di Torino in collaborazione con il Centro Studi Primo Levi. Un’iniziativa, coordinata da Domenico Scarpa, voluta per celebrare i sessant’anni dalla pubblicazione proprio del volume La tregua. “La lettura di oggi al Carignano nelle lingue dell’Europa centrale attraversate da Levi è stata davvero emozionante”, evidenzia il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni. E presso la Comunità ebraica questa sera si aprirà un’altra occasione di ascolto e riflessione legato a quel periodo storico. A dialogare in piazzetta Primo Levi (ore 18.30) sul significato oggi della Festa della Liberazione saranno gli storici Giovanni De Luna e Carlo Pestelli.