La scomparsa del partigiano Ico

È morto a Torino Enrico Loewenthal, protagonista nella Resistenza, padre di Elena scrittrice e traduttrice. Vittima nel ’38 delle leggi razziste, era stato tra i liberatori della città di Aosta. Tra le sue azioni La Stampa ricorda quanto fece a Gignod “dove lui, che conosceva bene il tedesco, affrontò una colonna nazista; ‘uccidetemi pure, ma la montagna è piena di partigiani, non la farete franca’, disse. Iniziò una lunga trattativa e ‘Ico’ la spuntò”. In un’altra azione, nell’ultimo anno di guerra, “aveva catturato due ufficiali tedeschi, ma dopo averli tenuti prigionieri per qualche settimana decise di accompagnarli al confine con la Svizzera chiedendo loro in cambio di raccontare la loro avventura in dialetto bavarese su un foglio che divenne un lasciapassare ai posti di blocco nazisti” (Repubblica).

“Non c’è tregua in Israele”, scrive il Venerdì di Repubblica. Lo sguardo è al 30 aprile, quando si riaprirà la partita della contestata riforma della giustizia avviata dal governo Netanyahu (nelle scorse ore in piazza sono scesi i suoi sostenitori). Al riguardo si legge: “Basta comprare un giornale per ricordarsi che qui non ci sono solo bellezza, mare e cultura e che questa striscia di terra fra il mare e il deserto è da decenni uno dei punti più caldi dello scenario internazionale mondiale. E che a partire proprio dai prossimi giorni, dopo la breve pausa pasquale, lo sarà di nuovo”.

Assad è di nuovo un leader da “tappeto rosso”? È la domanda che ci si pone su 7 del Corriere, vista la progressiva riabilitazione in atto nel mondo arabo. Dieci anni dopo una repressione che ha colpito ferocemente i civili e stravolto le città “la faccia sorridente di Bashar e quella di sua moglie Asma, tornata a mostrarsi al suo fianco dopo una lunga stagione all’ombra dei massacri, sfidano alla radice il sistema di valori e alleanze di cui l’Occidente si è sentito motore unico”.

Via libera da parte degli ambasciatori alla nomina di Luigi Di Maio a inviato speciale Ue nel Golfo Persico. L’Italia “avrebbe potuto sollevare un’obiezione o quantomeno chiedere di aprire una discussione, ma ha deciso di non farlo”, riporta tra gli altri La Stampa. Dalla premier Meloni, in visita a Londra, è arrivato intanto un apprezzamento rispetto alle politiche del Regno Unito sui migranti. Un tema complesso. Il punto, sottolinea il Corriere, è che alcuni istituti giuridici in discussione “nella Ue o in Italia sarebbero considerati incostituzionali”.

Rinviato lo sfratto alla moschea di Firenze previsto per ieri, in una giornata segnata da numerose attestazioni di solidarietà da parte di istituzioni e comunità religiose. Racconta La Nazione: “Arriva l’assessora Sara Funaro con suo padre, l’architetto Renzo. Nei paraggi ci sono anche altri due membri della giunta Nardella, Andrea Giorgio e Cosimo Guccione. Dalle porte aperte alla città del centro islamico passa anche il presidente della Comunità ebraica Enrico Fink”.

Adam Smulevich

(28 aprile 2023)