L’evento per i 75 anni di Israele
“Tra Roma e Gerusalemme
legami mai così forti”

Settantacinque anni della Costituzione repubblicana, 75 anni di attività per Camera e Senato, 75 anni di vita per Israele. Una coincidenza di anniversari al centro in questi giorni di numerose iniziative e incontri. “Siamo fortunati di essere parte della generazione che ha realizzato l’antico sogno di tornare a Gerusalemme. A Dio piacendo, non ce ne andremo più” la riflessione del presidente della Knesset Amir Ohana, ospite d’onore del ricevimento per festeggiare lo Stato ebraico organizzato al Maxxi dalla rappresentanza diplomatica israeliana in Italia. Molto positivo il suo bilancio dei rapporti tra Roma e Gerusalemme. Una relazione, ha detto, “che si è estesa a vari ambiti”. E che ha visto il governo italiano “mostrare un genuino interesse nell’andare a fondo delle sfide che Israele affronta: un contributo del quale siamo riconoscimenti”. Il pensiero di Ohana è “che sotto le attuali leadership i legami siano forti come mai lo sono stati finora”. Una riflessione condivisa da Ignazio La Russa, il presidente del Senato, che in mattinata lo aveva accolto a Palazzo Madama. Nel suo intervento la seconda carica dello Stato ha anche dichiarato: “Settantacinque anni fa fu un momento doloroso per l’Italia, e anche per Israele, alla fine di una guerra, di una guerra anche civile in Italia, mentre il popolo ebraico aveva subito la più immane delle persecuzioni. Settantacinque anni dopo possiamo dire di avercela fatta e che continueremo a farcela”. Tutta l’Europa, ha aggiunto, “deve molto alla cultura giudaico-cristiana, senza la quale non ci sarebbe l’identità europea”. La Russa ha anche parlato dei suoi rapporti con il mondo ebraico italiano, sottolineando l’amicizia con il presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi e con la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. Parole di apprezzamento rispetto alla qualità delle relazioni tra Italia e Israele erano giunte in precedenza da due esponenti del governo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. “Le nostre relazioni si avviano verso un salto quantico”, la valutazione dell’ambasciatore Alon Bar. “Il mio compito – ha poi sottolineato – sarà quello di trasformare in realtà i desideri dei nostri due governi e popoli”.