La Turchia al ballottaggio

La Turchia andrà al ballottaggio, con Erdogan in testa alle preferenze e con il suo sfidante Kilicdaroglu che parla al riguardo di conteggio farsa, denunciando vari brogli ai seggi. L’attenzione di molti giornali si concentra su questo appuntamento elettorale, tra i più importanti del 2023. Qualche titolo dalle prime pagine: “Erdogan costretto al ballottaggio” (Corriere), “L’opposizione: siamo testa a testa con Erdogan” (Repubblica), “Erdogan al ballottaggio” (La Stampa).
Tra chi auspica la fine dell’attuale regime c’è Mehmet Altan, accademico e giornalista, arrestato in passato con l’accusa di aver promosso un colpo di Stato anti-Erdogan. Una figura simbolo della lotta per l’affermazione di libertà e diritti ad oggi sconosciuti. “Noi – dice al Corriere – siamo come dei minatori che lavorano sottoterra e non hanno l’aria per respirare, se vincerà Kiliçdaroglu prenderemo finalmente un po’ d’aria ma la strada per la democrazia in Turchia è ancora lunga. La Turchia non è riuscita a democratizzarsi negli ultimi cento anni, cioè da quando è stata fondata”.

Nella giornata di domani Biella celebrerà l’inserimento di cinque cittadini biellesi tra i “Giusti tra le Nazioni”. Si tratta di Delfina Levis, Lina Casagrande, Angelo Cova, Luigia Midolli Cova e Maria Mosca Cirvella, che nei mesi delle persecuzioni antisemite aiutarono la famiglia Jona. Tra i salvati un giovanissimo Emilio Jona, futuro scrittore di fama. Con questa cerimonia, sottolinea La Stampa, “vedrà premiato lo sforzo di recupero della memoria compiuto assieme al fratello Giulio”.

Sconcerta l’apertura di un chiosco di gelati davanti all’ingresso di Auschwitz. Ne parla il Quotidiano Nazionale, segnalando che nella stessa Polonia “sono cominciate le proteste; il lager è il più grande cimitero al mondo, scrivono i giornali, un luogo della memoria, non per andare in vacanza”.

Goran Bregovic presenta al Corriere il suo nuovo album, con tre racconti lirici per violini solisti che si basano su liturgie cristiane, ebraiche e musulmane. Con la musica, sostiene l’artista, “posso fare quello che i politici non riescono: unire culture e popoli diversi, persino nemici”.

Obiettivo Start Up per gli Emirati, che puntano ad essere un polo sempre più attrattivo. Scrive Repubblica che dopo aver investito in alberghi, campi da golf e centri commerciali di lusso per incentivare viaggi e shopping, “Dubai vuole diventare l’oasi degli unicorni creando un ecosistema favorevole, come fatto da Israele”.

Adam Smulevich

(15 maggio 2023)