Nuovo Sefer in sinagoga,
l’emozione degli ebrei veronesi
Una commovente cerimonia ha accompagnato l’ingresso di un nuovo Sefer Torà nella sinagoga di Verona, dedicato alla memoria del professor Michael Corinaldi z.l. padre del rabbino Tomer Corinaldi. Nato a Milano nel 1938, professore all’università di Haifa, è stato autore di scritti sugli ebrei etiopi, sul diritto ebraico e sul diritto di famiglia in Israele. Per Hebrew University Press nel 1998 aveva pubblicato “Jewish Identity – The case of Ethiopian”, un volume che è rimasto il punto di riferimento per gli studi sull’identità ebraica e sugli ebrei che nel corso dei secoli si sono trovati a dover nascondere la loro ebraicità per sfuggire alle persecuzioni. Negli anni ’80 ha fondato una commissione per lo studio della comunità etiope e nel 2010 ha ricevuto un premio per il suo lavoro a favore di questa comunità. I suoi libri, tra cui “Family Law” scritto insieme a Benzion Schereschewsky, è citato spesso dalla Corte Suprema, in particolare per quanto riguarda il tema delle conversioni (ghiurim). Su questo tema è intervenuto un anno fa a una serata della Hevrat Yehudei Italia be Israel, insieme a rav Riccardo Di Segni.
I rotoli della Torà, nella tradizione ashkenazita, sono adornati e ricoperti da un tessuto prezioso. Oppure, nella tradizione sefardita, rinchiusi in un cofanetto con due porte. Il Sefer Torà che ha fatto il suo ingresso nella nostra Comunità appartiene alla tradizione sefardita ed è il primo del suo genere che trova collocazione nell’Aron Ha-kodesh della Sinagoga Grande.
L’evento ha visto l’entusiastica partecipazione della Comunità veronese, che ha circondato d’affetto la famiglia del rabbino e di sua moglie Zohar, appositamente giunta da Gerusalemme e dal Portogallo. Erano presenti rav Eliyahu Birnbaum, già rabbino della Comunità ebraica di Torino, rav Bosz Pash, rav Rami Banin del movimento Chabad di Venezia e rav Amichai, la presidente della Comunità ebraica di Merano Eli Boresnstein , A fare gli onori di casa la presidente Anna Trenti Kaufman assieme ai Consiglieri della Comunità ebraica veronese.
Rav Corinaldi ha ricordato la figura di suo padre e sottolineato che La Torà è vita e l’ingresso di un Sefer aggiunge nuova vita alla Comunità. Non a caso la copertura del nuovo Sefer è ornata con il motivo dell’Albero Della Vita. Rav Birnbaum ha rivolto il suo saluto ai presenti e tenuto un breve e intenso discorso, ricordando il significato ed il valore della Torà per il popolo ebraico. “Oggi è una occasione speciale per la Comunità ebraica di Verona, perché nella nostra sinagoga entra un nuovo Sefer Torah da Israele”, ha detto Anna Trenti Kaufman. “L’entrata di un nuovo Sefer è un evento importante non solo per la nostra Comunità ma per tutto l’ebraismo, in quanto rappresenta la più autentica testimonianza della legge acquisita sul Monte Sinai che ha garantito la sopravvivenza millenaria del Popolo Ebraico, ed è ciò che ci lega con le vecchie generazioni ma che ci proietta anche nel futuro, in quanto questo Sefer sarà letto anche dalle future generazioni”. Ha poi aggiunto la presidente: “Desidero ringraziare coloro che hanno reso possibile questo evento, i Rabbanim venuti per l’occasione e tutti voi per onorarci della vostra presenza”. È stato quindi letto un messaggio di David Malamut, assessore al Culto della sinagoga.
Dopo i discorsi ufficiali è iniziata la festa. Musiche (con l’accompagnamento musicale di Maurizio Di Veroli), canti e balli hanno accompagnato l’ingresso del Sefer e sono stati poi eseguiti i sette giri all’interno della sinagoga. La partecipazione è stata entusiastica e corale sia da parte del settore maschile che da quello femminile, che si sono alternati nel danzare col Sefer. Particolarmente emozionante il momento in cui Rachela Corinaldi ha accolto tra le sue braccia il Sefer dedicato alla memoria di suo marito. Finalmente il nuovo Sefer è stato portato sulla bimah ed è stata data solenne lettura dei dieci comandamenti. A conclusione dell’evento la famiglia Corinaldi ha offerto a tutti un ricco buffet nel salone della Comunità, dove sono proseguiti canti e balli.
Per una piccola Comunità come la nostra è stata una gioia poter vivere una giornata come questa. Anzi due giornate perché ad anticipare la festa vi è stato un pranzo di Shabbat offerto dalla Comunità, che ha rappresentato un significativo momento di aggregazione e un buon inizio del percorso di rivitalizzazione della vita ebraica veronese.
Ester Silvana Israel
(Foto di Chiara Fogliatti)