Pagine Ebraiche al Salone del Libro
La matta di piazza Giudia
che scrisse la storia

Una donna determinata, a tratti impulsiva, votata ad aiutare gli altri, anche nei momenti più bui della persecuzione. Elena Di Porto rappresenta una figura di grande fascino, a lungo rimasta nell’ombra, richiusa in una definizione negativa: “Elena la matta”. Ma “Elena era tutt’altro che folle. Era una donna coraggiosa, capace di prendersi la responsabilità di intervenire in soccorso delle vittime dell’ingiustizia fascista. Un personaggio che sta riemergendo, profondamente radicata nella realtà”, ha sottolineato Gaetano Petraglia, funzionario archivista presso l’Archivio Centrale dello Stato e soprattutto autore La matta di piazza Giudia (Giuntina). Libro presentato in queste ore al Salone del Libro di Torino. Un evento a cura dell’editore Giuntina, in collaborazione con la Comunità ebraica della città e la redazione di Pagine Ebraiche con protagonisti Petraglia in colloquio con il giornalista Guido Vitale e la psicoterapeuta Caterina Di Chio.
Un confronto da cui è emersa la complessa identità di Di Porto, figura iconica dell’ebraismo romano, esempio di antifascismo, che fu quattro volte ricoverata forzatamente con l’accusa di essere “matta”, poi internata e infine deportata ad Auschwitz. Su di lei, sottolinea Petraglia, è caduto a lungo il silenzio. E lui stesso ha incontrato per caso la sua storia, svolgendo lavoro d’archivio sulla località Lago Negro, dove fu internata a un certo punto Elena Di Porto. “Ho ripreso in mano quei fascicoli e ho iniziato a scoprire un personaggio complesso, uscito così fuori dall’oblio, che rischiava di perdersi nelle nebbie del ricordo della storia. Forse ci voleva un archivista e un lucano per riscoprirla”.
Un’iniziativa partecipata, parte di un programma del Salone del Libro che come da tradizione tiene in grande considerazione le tematiche legate al mondo ebraico. Tra gli appuntamenti di giornata il confronto “Il discorso d’odio online. Antisemitismi, razzismi, forme di discriminazione e le Linee Guida per il contrasto all’antisemitismo”, a cura del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione con gli interventi della professoressa di pedagogia Milena Santerini, del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e Stefano Pasta, ricercatore e studioso di hate speech.
Oltre all’appuntamento organizzato con Pagine Ebraiche, la Comunità ebraica di Torino – nel solco del Salone – organizza la presentazione di Un posto sotto questo cielo di Daniele Scalise, romanzo dedicato al caso di Edgardo Mortara. A dialogare con l’autore nel centro sociale comunitario (ore 18.00, Piazzetta Primo Levi), Elèna Mortara, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, il presidente della Comunità Dario Disegni e il presidente dell’Associazione Italia-Israele di Torino Dario Peirone.