Tradurre per informare,
un’esperienza arricchente

Sono rientrate a Trieste Sofia Busatto, Alida Caccia, Diana Drudi, Margherita Francese e Marta Gustinucci, le studentesse dell’Università di Trieste che stanno svolgendo il tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Accreditate come traduttrici – un primo piccolo passo, un riconoscimento normalmente riservato ai professionisti del settore – hanno avuto modo di immergersi nella fittissima programmazione de l’AutoreInvisibile, quella sezione del programma curata da Ilide Carmignani dedicata specificamente alla traduzione. Travolte da un ritmo ben più frenetico di quanto avessero immaginato, hanno seguito incontri, partecipato a corsi professionali e soprattutto hanno avuto modo di confrontarsi con un mondo cui si stanno solo affacciando. Da “Book-Makers”, il progetto che il Salone ha sviluppato in collaborazione con la Scuola del Libro per mettere in relazione scuole e master universitari di editoria e scrittura creativa con studenti e professionisti del settore alla presentazione di “Enigma svedese”, oggetto della tesi di Alida Caccia, al lavoro dal vivo di Francesco Costa per “Morning”, podcast mattutino del Post, a numerosi incontri sugli argomenti più svariati, le giornate sono state più che piene.
Ora, con il bagaglio arricchito da un’esperienza in più, sono già nuovamente al lavoro, sia sui libri, per la sessione di esami e lauree che si avvicina, che per la newsletter che esce settimanalmente (anche grazie al lavoro che svolgono per il loro tirocinio) Pagine Ebraiche international.

a.t. social @ada3ves