Il premio di èStoria a Marina Piperno
“Un’impronta indelebile nel cinema”
Il suo esordio risale al 1961 quando nelle sale uscì il documentario “16 ottobre 1943″ di Ansano Giannarelli, basato sull’ononimo libro di Giacomo Debenedetti.
Oltre 60 anni di impegno nel cinema di qualità per la produttrice Marina Piperno, che il festival èStoria in svolgimento a Gorizia ha voluto celebrare con l’assegnazione del suo premio annuale. “Prima produttrice donna nell’ambito del cinema italiano, ha attraversato il secondo Novecento ed è giunta fino ai giorni nostri, intrecciando una passione totalizzante con una grande finezza intellettuale e una straordinaria umanità” si legge nella motivazione del riconoscimento, conferitole nelle scorse ore. “Il premio èStoria Film Festival 2023 – viene ancora evidenziato – va a Marina Piperno per avere lasciato un’impronta indelebile nel cinema italiano d’autore e per avere tramandato una lezione professionale irripetibile a chi le si è affiancata nel tempo”. Lezione che risalta anche tra le pagine dell’autobiografia “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole” (ed. All Around), scritta insieme a Luigi Monardo Faccini. L’opera, già al centro di numerose presentazioni e disponibile presso l’editore, arriverà nelle librerie a partire da giugno.