La Bulgaria e il salvataggio degli ebrei,
una storia unica in Europa

Nel 1943 le autorità bulgare si distinsero in Europa per come affrontarono la persecuzione dei propri cittadini ebrei. Operarono infatti per salvarli tutti, riuscendo nell’intento. Una storia non molto conosciuta al grande pubblico, di cui la Bulgaria è molto orgogliosa e di cui ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario. Una ricorrenza che è stata celebrata al Giardino dei Giusti di Milano con un’iniziativa organizzata dalla Fondazione Gariwo in collaborazione con il Consolato generale bulgaro e con il sostegno del governo di Sofia. “Oggi ricordiamo l’incredibile forza morale, l’eroismo e il valore del popolo bulgaro, il merito della Chiesa Ortodossa bulgara, dei politici, degli intellettuali e dei cittadini stessi che si rifiutarono di tradire i loro compatrioti ebrei riuscendo così a tenerli lontani dai campi di sterminio”, le parole della console generale della Bulgaria Ana Paskaleva in apertura. “Il salvataggio degli ebrei in Bulgaria durante la Shoah è un fatto unico in Europa”, ha affermato il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, autore di L’uomo che fermò Hitler (Mondadori, Milano, 1998) dedicato a Dimitar Peshev, il presidente del Parlamento bulgaro che sacrificò la sua carriera politica e il suo futuro per impedire la partenza dei treni che avrebbero portato i suoi compatrioti ebrei verso i campi di sterminio di Auschwitz. “Oggi questa storia è di grande attualità perché siamo impegnati a difendere la dignità di un popolo come quello ucraino. Ricordare i Giusti significa insegnare alle nazioni del mondo ad essere giusti nel nostro tempo affinché le tragedie non si ripetano. La Bulgaria ha dato una lezione morale al mondo che abbiamo voluto ricordare in questa iniziativa a Milano”.
Nel corso della cerimonia, in cui è intervenuto tra gli altri il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, la professoressa Rumyana Marinova-Christidi ha tenuto a sottolineare come “il tema dei salvatori degli ebrei bulgari, di chi fossero e di come sia stato possibile il loro salvataggio, rappresenta un argomento di estrema rilevanza nonché una domanda complessa che non ha ancora una risposta chiara. Il salvataggio dei 48 mila cittadini bulgari di origine ebraica non può essere nazionalizzato o privatizzato. – la valutazione di Marinova-Christidi capo del dipartimento di Studi ebraici presso la facoltà di Storia dell’Università di Sofia – Se dobbiamo rispondere alla domanda su chi sia stato il grande salvatore degli ebrei in Bulgaria, possiamo dire che fu il popolo bulgaro”.