Transatlantic Friends of Israel,
presentata la sezione italiana
Il gruppo interparlamentare Traslatlantic Friends of Israel, emanazione dell’American Jewish Committee, si arricchisce di una sezione italiana con una presenza trasversale di forze politiche al suo interno. L’organismo è stato presentato in Senato su impulso del senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria, che ne è il presidente, con la partecipazione tra gli altri dell’ambasciatore d’Israele Alon Bar e dell’incaricato d’affari dell’ambasciata americana Shawn Crowley. “È molto importante aver messo in piedi questa organizzazione, che ci permetterà di rinsaldare i nostri legami nel segno di libertà e democrazia. Valori fondanti che ispireranno le iniziative dei prossimi mesi e anni. Il nostro impegno avviene in un momento di grave crisi, con il persistere dell’aggressione russa all’Ucraina e dagli attacchi perpetrati contro Israele da alcune organizzazioni terroristiche”, le parole di Scurria. Il suo pensiero è che “la centrale internazionale del terrore” sia oggi l’Iran. Minaccia diretta non solo a Israele, ma a tutte le società occidentali. “Israele è sotto attacco. Da un lato da parte dell’Iran e delle organizzazioni terroristiche, dall’altro con una campagna di demonizzazione e delegittimazione all’interno degli organismi delle Nazioni Unite. Una sede in cui apprezziamo la posizione dell’Italia, confidando nella prosecuzione del vostro aiuto”, la speranza dell’ambasciatore Bar. “Mi auguro – ha poi aggiunto – che l’Italia sia accanto a Israele e Usa nella prossima seduta Onu sui diritti umani. Lì infatti saremo di nuovo sotto attacco: a condurre una campagna di delegittimazione è un’italiana, la funzionaria Onu Francesca Albanese”. Con la nascita di questa sezione, la riflessione di Crowley, l’Italia raggiunge altri Paesi non soltanto europei. “Si tratta di gruppi apartitici, che hanno la funzione di richiamare il ruolo di Israele in quanto baluardo per la democrazia in Medio Oriente”, ha dichiarato Crowley.
L’incontro, apertosi con un saluto di Daniel Schwammenthal, direttore dell’AJC Transatlantic Institute, e moderato dalla sua vicedirettrice Benedetta Buttiglione, ha visto la presenza in sala degli ambasciatori di Bahrein e Marocco (rispettivamente Naser M.Y. Al Belooshi e Youssef Balla) e l’intervento di alcuni parlamentari che ne faranno parte. Tra gli altri Piero Fassino, del Partito Democratico, che ha detto di “aver aderito perché Israele rappresenta un caposaldo del mondo libero e democratico”; Deborah Bergamini, di Forza Italia, che ha sottolineato come questa iniziativa cada “in un momento di grandi sfide a valori che diamo per scontati”; Paolo Formentini, della Lega, che ha commentato: “Israele non ha soltanto il diritto ad esistere, ma anche quello a difendersi: non dobbiamo avere paura di dirlo”. In precedenza Schwammenthal aveva detto: “La brutale guerra della Russia contro l’Ucraina e la persistente minaccia rappresentata dal principale alleato della Russia, l’Iran, sono un duro promemoria dell’importanza fondamentale di solide alleanze tra le democrazie occidentali. Lavorando a stretto contatto con Israele e beneficiando delle sue inestimabili competenze e capacità, possiamo rafforzare la sicurezza dell’intera comunità transatlantica e non solo”. Così Lisa Billig, rappresentante AJC in Italia e presso la Santa Sede, in conclusione d’evento: “Questo è un gruppo trasversale che ho la speranza e fiducia che possa ulteriormente crescere. Italia e Israele sono sempre stati Paesi amici, c’è tanto infatti che unisce. Soltanto uniti d’altronde potremo vincere contro la minaccia dei totalitarismi, di qualunque tipo essi siano”.
Il gruppo si compone ad oggi di parlamentari di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Partito Democratico.